ciao grazie per la franchezza, ma non credo che la tua aggressività sia utile a promuovere un dialogo fruttuoso su questo forum e una reale comprensione della giusta alimentazione per le tartarughe hermanni. Per nessun essere vivente mi sembra si possa dire "Che lo mangi da una vita è irrilevante". Se addirittura spostarla da un piccolo giardino di città a un grande giardino di campagna dove da quarant anni passa estati felici sarebbe fonte di stress come consiglia cortesemente l'altro contributore Darietto (grazie Darietto), vorrei da te una spiegazione ben argomentata e non inutilmente polemica di perchè il pane e latte sarebbe un "abominio" e sopratutto di come credi sia possibile una rieducazione alimentare di una tartaruga che da più di 40 anni si nutre in gran parte di tale alimento abominevole. Lo dico senza sarcasmo nè polemica, la corretta cura degli animali e degli esseri più deboli con cui condividiamo la vita richiede comprensione, ascolto e capacità di adattamento. Non affermazioni talebane prive di spiegazioni a parte il fatto che pane e latte non sia presente in natura. Questa tartaruga è nata in cattività...

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