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mezzi risvegli

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  1. #25
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    Predefinito Re: mezzi risvegli

    Citazione Originariamente Scritto da maura72 Visualizza Messaggio
    Il dubbio di tossicità dei tannini per le tartarughe non sarebbe tanto legato all'azione tossica sul tratto digerente (sicuramente le tarte non ingeriscono le foglie, soprattutto durante il letargo) ma bensì all'azione irritante che i fenoli complessi hanno sulla cute e sulle mucose. Teoricamente i tannini liberati dalla macerazione delle foglie rimanendo diversi mesi a contatto diretto con la cute di zampe e coda o con la mucosa cloacale potrebbero causare problemi.
    Ovviamente il problema è teorico, non sono a conoscenza di casi di ulcere nelle tartarughe riconducibili ai tannini ma, sinceramente, vista la vastità di tipologie di piante di cui si possono utilizzare le foglie preferisco non correre il rischio.
    Sarebbe interessante vedere se le tartarughe si interrino spontaneamente sotto alberi di castagno e/sotto le loro foglie o meno.
    Giustissimo quanto dice Maura.
    Io parlo per esperienza personale e pur utilizzando da qualche anno le foglie di noce al risveglio dal letargo non ho mai notato nulla di anomalo sulla pelle e su altri parti del corpo delle tante tarta che ho piccole o grandi. Quindi non penso che effettivamente i tannini rilasciati dalla macerazione delle foglie possano provocare ed avere effetti irritanti né gravi né evidenti.
    Leggevo che in realtà la valenza terapeutica per eccelenza attribuita ai tannini naturali è quella astringente, infatti sopratutto utilizzati in via topica (su pelle/mucose) hanno delle notevole capacità quali quella cicatrizzante per piccole ferite e ustioni, quella antisettica e vaso-costrittiva. Sono usati anche per la rigenerazione dei tessuti e nel trattamento della dermatite. Inoltre leggevo che hanno un effetto antibatterico e antifungino.
    Mentre se ingeriti spesso ed in grandi quantità il discorso cambia visto che hanno un effetto del tutto antinutrizionale. Ma quest'ultimo discorso non riguarda certamente le nostre tarte.
    Sicuramente sarebbe interessante vedere in natura se le tarta evitano di interrarsi/sostare per il letargo sotto determinati tipi di piante quali castagno/noce/quercia per il fatto che la pianta stessa ed anche le foglie contengono un alta percentuale di tannini.
    Secondo me non fanno questa distinzione in quanto in realtà non è un pericolo per loro ma anzi potrebbe essere un vantaggio visto che proprio i tannini, il sapore e l'odore rilasciato dovrebbero tenere lontano topi e roditori.
    Logicamente al momento non ho nulla che può provare quest'ultime cose.

    Sul fatto di cambiare spesso il fieno o le foglie che ricoprono le zone del letargo personalmente mai fatto e mai lo farò.
    Ritengo che non serve a nulla, basti pensare in natura cosa avviene, quando le erbe/erbaccie presenti all'aperto con l'arrivo del freddo e della neve marciscono e la terra viene tappezzata da paglia,erbe secche e marce oltre dalle tante foglie cadute dagli alberi.
    Sopratutto se le tarta sono interrate non vedo nessun problema al formarsi anche di muffe, nel fieno o nelle foglie che sia.
    Inoltre proprio il processo di macerazione del fieno e/o delle foglie secche,sopratutto gli strati sotto e quelli a contatto con la terra, permette oltre che proteggere dal ghiaccio anche di mantenere la temperatura più alta.
    Personalmente ci facciamo sempre troppi problemi inutili quando in fin dei conti le nostre tarta dormono sonni tranquilli senza nessun problema.
    Ultima modifica di lucio78; 05-12-2013 alle 22:05
    Alla fine la verità è che questi piccoli animali “solo se riesci a conoscerli riesci anche ad amarli”.
    Le tartarughe ci insegnano "andiamo piano, non serve correre basta solo partire in tempo" !!!!

    http://i.imgur.com/G15sNzq.png?1
    Lucio78


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