Si grazie Gabriele, sono pronto a tutto...o tanto fieno da poterlo cambiare ogni due settimane......
Si grazie Gabriele, sono pronto a tutto...o tanto fieno da poterlo cambiare ogni due settimane......
Aaah okok ma poi sei costretto a svegliare la piccola...
perchè svegliarla?
tolgo la vecchia e metto la nuova subito dopo.....poi lo faccio di sera solitamente.
Enzo
Si ho capito ma se la piccola si interra e tu vai a togliere il fieno devi comunque svegliarla per toglierle e cambiare anche il fieno dove sta lei in quel momento giusto ?? O non ci stiamo capendo
Ciao gabriele, escluderei che le tartarughe possano mangiare il fieno durante il letargo, in questo periodo non si nutrono e non assumono liquidi. Resta comunque buona norma quella di sostituire il fieno almeno una volta al mese per evitare, come giustamente hai detto, la formazione di muffe.
Scusa Gabriele ma se la tarta se la dorme a pelo di terra e sopra ha del fieno, non capisco perchè le dovrei rompere le scatole se cambio il fieno e basta.....non la devo spostare o altro.
Per il discorso dell'ingestione ovviamente non è un problema, come diceva Maura
Enzo
Si ma non so da voi le temperature da me ci sono ancora la bellezza di15 gradi e a volte la mattina 17/20 quindi al risveglio possono se ovviamente non trovano nulla da mangiare, mangiare il fieno e se c'è muffa come ben sai fa male...
Confermo che in Puglia, salvo qualche pioggerella, fa caldo per essere dicembre...
ragazzi il mio è soltanto un consiglio e vi dico di stare molti attenti casomai se proprio vuoi usare il fieno usa quello di graminacèe (quello per cavalli) che a differenza di quello normale come quello per i conigli ha una bassissima percentuale di umidità...
comunque ripeto io ho avuto problemi perchè con la pioggia e vivendo purtroppo in un paese con alta percentuale di umidità mi si formava automaticamente la muffa...
poi sta a voi il mio ripeto è un semplicissimo e salutare consiglio per il bene della tart e per voi ovviamente.
Giustissimo quanto dice Maura.
Io parlo per esperienza personale e pur utilizzando da qualche anno le foglie di noce al risveglio dal letargo non ho mai notato nulla di anomalo sulla pelle e su altri parti del corpo delle tante tarta che ho piccole o grandi. Quindi non penso che effettivamente i tannini rilasciati dalla macerazione delle foglie possano provocare ed avere effetti irritanti né gravi né evidenti.
Leggevo che in realtà la valenza terapeutica per eccelenza attribuita ai tannini naturali è quella astringente, infatti sopratutto utilizzati in via topica (su pelle/mucose) hanno delle notevole capacità quali quella cicatrizzante per piccole ferite e ustioni, quella antisettica e vaso-costrittiva. Sono usati anche per la rigenerazione dei tessuti e nel trattamento della dermatite. Inoltre leggevo che hanno un effetto antibatterico e antifungino.
Mentre se ingeriti spesso ed in grandi quantità il discorso cambia visto che hanno un effetto del tutto antinutrizionale. Ma quest'ultimo discorso non riguarda certamente le nostre tarte.
Sicuramente sarebbe interessante vedere in natura se le tarta evitano di interrarsi/sostare per il letargo sotto determinati tipi di piante quali castagno/noce/quercia per il fatto che la pianta stessa ed anche le foglie contengono un alta percentuale di tannini.
Secondo me non fanno questa distinzione in quanto in realtà non è un pericolo per loro ma anzi potrebbe essere un vantaggio visto che proprio i tannini, il sapore e l'odore rilasciato dovrebbero tenere lontano topi e roditori.
Logicamente al momento non ho nulla che può provare quest'ultime cose.
Sul fatto di cambiare spesso il fieno o le foglie che ricoprono le zone del letargo personalmente mai fatto e mai lo farò.
Ritengo che non serve a nulla, basti pensare in natura cosa avviene, quando le erbe/erbaccie presenti all'aperto con l'arrivo del freddo e della neve marciscono e la terra viene tappezzata da paglia,erbe secche e marce oltre dalle tante foglie cadute dagli alberi.
Sopratutto se le tarta sono interrate non vedo nessun problema al formarsi anche di muffe, nel fieno o nelle foglie che sia.
Inoltre proprio il processo di macerazione del fieno e/o delle foglie secche,sopratutto gli strati sotto e quelli a contatto con la terra, permette oltre che proteggere dal ghiaccio anche di mantenere la temperatura più alta.
Personalmente ci facciamo sempre troppi problemi inutili quando in fin dei conti le nostre tarta dormono sonni tranquilli senza nessun problema.
Ultima modifica di lucio78; 05-12-2013 alle 22:05
Alla fine la verità è che questi piccoli animali “solo se riesci a conoscerli riesci anche ad amarli”.
Le tartarughe ci insegnano "andiamo piano, non serve correre basta solo partire in tempo" !!!!
http://i.imgur.com/G15sNzq.png?1Lucio78
ho letto di questo recinto anche da un'altra parte e mi chiedevo quanto fosse lo spessore di foglie che usi o meglio che ritieni opportuno metterci......ti ci vogliono metri cubi??in primavera immagino tu rimuoverai tutto lo strato di ste foglie non hai paura che qualche baby non si perda in mezzo ad esse?? e poi in primavera al loro risveglio le ritrovi tutte??
quoto in pieno : i processi di decomposizione altro non sono che reazioni chimiche in taluni casi esotermiche.
l'ESPERIENZA non si compra al supermercato
Non so gli effetti delle foglie di noce sulle tartarughe. In effetti i tannini contenuti nelle junglandacee hanno un effetto nefasto per le altre piante. Prova ne è che sotto il noce crescono poche altre piante. È pur vero che però so or radici del Noce a secernere sostanze tossiche per gli altri vegetali, molto più delle foglie che hanno il grosso vantaggi di marcire molto lentamente, anzi sono anche leggermente idrorepellenti
Io tuttavia uso foglie di acero e di olivo (che raccolgo durante la potatura) e che ammucchio in un angolo
Ciao. Davvero interessanti le tue domande.
Non so dirti lo spessore, metto solo un pò di foglie prima di noce e poi di altre piante cercando di coprire tutta la superficie.
Quest'anno ho messo in tutto il recinto circa 6/7 sacchi di foglie secche quelli grandi e neri dell'immondizia .
A primavera inoltrata quando il rischio di gelate è ormai assente incomincio a rimuovere lo strato di foglie secche logicamente facendo molto attenzione e togliendo il tutto con le mani piegato ed osservando bene quello che prendo. I sacchi di foglie tolte li ricontrollo sempre e comunque li lascio finchè non ho la certezza che siano tutte dentro il recinto. Tieni conto che nel recinto metto le baby di almeno 7-8 mesi (quindi sopra i 30 grammi) fino a circa quelle di 4-5 anni mentre quelle appena nate passano i primi mesi in un terrario all'aperto e poi il letargo in una cassa controllata. Comunque le ho sempre ritrovate tutte con un minimo di attenzione si riesce tranquillamente.
Ultima modifica di lucio78; 06-12-2013 alle 02:33
Alla fine la verità è che questi piccoli animali “solo se riesci a conoscerli riesci anche ad amarli”.
Le tartarughe ci insegnano "andiamo piano, non serve correre basta solo partire in tempo" !!!!
http://i.imgur.com/G15sNzq.png?1Lucio78