Distinguere le testuggini in un allevamento

[Tartalio]

La mia è più che altro una curiosità, visto che non ho di questo tipo di problemi. Quali metodi adottate per distinguere le testuggini in allevamenti in cui sono presenti numerosi esemplari? Oltre al chip, c'è qualche altra soluzione "visiva" per differenziarle, specie quando ancora sono troppo piccole per effettuare l'impianto del dispositivo elettronico?

[adriano72]

io uso una goccia di smalto in punti diversi, in esemplari diversi. Questo per le baby semplicemente per facilitarne il riconoscimento durante le pesate. Credo però sia una metodica a livello amatoriale. Dubito però che chi ha svariate decine di animali la possa applicare.

[Excalibur]

io uso una goccia di smalto in punti diversi, in esemplari diversi. Questo per le baby semplicemente per facilitarne il riconoscimento durante le pesate. Credo però sia una metodica a livello amatoriale. Dubito però che chi ha svariate decine di animali la possa applicare.

Invece questo metodo è usato da tutti gli allevatori, usano colori diversi per le diverse covate.
Inoltre vengono anche numerate, una puntina di smalto sul primo scuto per la prima nata, una puntina di smalto sul secondo scuto per la seconda nata e così via.

[adriano72]

si ma chi ha cento o duecento e passa nascite l'hanno e lo fa a livello commerciale, dubito seriamente che si metta a fare pesate e quant'altro. Se cosi fosse non avrei visto in tante fiere animali di allevatori "Italiani" che più che delle Testudo sembravano delle Frittelle per quanto erano schiacciate.

[Excalibur]

si ma chi ha cento o duecento e passa nascite l'hanno e lo fa a livello commerciale, dubito seriamente che si metta a fare pesate e quant'altro. Se cosi fosse non avrei visto in tante fiere animali di allevatori "Italiani" che più che delle Testudo sembravano delle Frittelle per quanto erano schiacciate.

Posso dirti che le tartarughe in vendita di TartaEtruria sono tutte marcate e così ho visto fare ad altri venditori.

[adriano72]

L'associazione tartaetruria non ha finalità di lucro, almeno da statuto, e pertanto non rientra tra gli allevamenti commerciali ma tra quelli amatoriali e pertanto si presuppone che le centinaia di individui di cui dispongono non derivino da un singolo allevatore quanto piuttosto da tutti i soci che ne fanno parte come amatoriali.