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Letargo controllato in Trentino

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  1. #1
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    Predefinito Letargo controllato in Trentino

    Buon pomeriggio a tutti,avrei piacere di chiedere alcuni consigli circa il letrgo controllato a qualcuno che alleva Trachemys scripta in Trentino. C'è qualche contatto?Grazie mille!


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  3. #2
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    Predefinito Re: Letargo controllato in Trentino

    se anche trovi qualcun altro della tua zona, tutto dipende da che tipo di locale freddo utilizzi, per esempio una cantina avrà temperature più stabili e meno fredde di un box attrezzi.
    L'ideale sarebbe monitorare l'inverno prima le temperature del locale freddo, il range ideale va dai 4 ai 10 gradi, ma io ho sperimentato anche un range leggermente più ampio (2 / 12) senza grossi problemi.
    Puoi usare un termometro che memorizzi le massime e minime, come il thermo pro tp50.
    Se anche non hai una misurazione dello scorso inverno, puoi intanto mettere le tartarughe in letargo e poi regolarti man mano che vedi l'andamento delle temperature (es. aprire una finestra o spostare in locale più freddo se le temperature sono al range superiore... viceversa se scendi verso il range inferiore).


  4. #3
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    Predefinito Re: Letargo controllato in Trentino

    Grazie mille per la tua risposta, gibo!

    - - - Aggiornato - - -

    Magari scendo più nel dettaglio, in modo che, se qualcuno ha la pazienza e la voglia di leggere, possa aiutarmi. La mia Trachemys scripta di più di 20 anni trascorre l'estate in giardino, in un laghetto preformato di circa 1000l. Finora in autunno, verso l'inizio di ottobre, l'ho sempre riportata in casa, anche perché con la sua compagna ho avuto una brutta esperienza: qualche anno fa, a inizio ottobre, ha quasi rischiato di morire assiderata e si è ripresa solo riportandola in casa. Purtroppo poi, l'anno successivo, una mattina di fine settembre l'ho trovata morta, anche se non faceva per niente freddo. Siccome sono rimasto un po' scottato da quell'esperienza, non so se continuare a farla svernare in casa, dove rimane sveglia e attiva, ma è in un vascone di plastica con una specie di piattaforma in legno per stare all'asciutto, oppure se farle fare un letargo controllato in cantina (ma in questo caso non so bene quando portarla dentro e quando riportarla fuori e se tenerla in terra umida o in acqua). La mia cantina è un locale ricavato sottoterra e le temperature sono sempre piuttosto stabili. In inverno, da un monitoraggio effettuato negli anni passati, scendevano a valori minimi di 2-3°C e non si alzavano quasi mai sopra i 6-7°C. Eventualmente ,come terza possibilità, se trovassi qualcuno in zona che ha altre testuggini palustri e le fa andare in letargo, mi piacerebbe affidargli anche la mia fino alla primavera (eventualmente sarei felice di ricambiare l'ospitalità tenendo una delle sue in estate!). Grazie!


  5. #4
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    Predefinito Re: Letargo controllato in Trentino

    mi pare che tu abbia le condizioni ottimali per fare un letargo controllato, ti riporto quanto da una scheda del forum di altra specie nordamericana:

    Preferiamo fare un letargo controllato ai nostri animali per verificarne più facilmente lo stato di salute ed il peso. Questa procedura viene effettuata prelevando le tartarughe in letargo ai primi freddi intensi(solitamente a dicembre quando le temperature scendono sotto ai 5°C per periodi prolungati) e ponendole in contenitori separati riempiti di acqua con un fondo molto spesso di torba bionda di sfango. L’altezza dell’acqua deve permettere alla tartaruga di poter respirare con le zampe appoggiate sul fondo. Queste vaschette vengono tenute in un locale non riscaldato in modo da rispettare le temperature sopra citate. Consigliamo di verificare il peso delle tartarughe durante questo periodo in modo da scorgere eventuali problemi.
    Le tartarughe vengono trasferite all’esterno quando le temperature minime non sono inferiori ai 5°C.



  6. #5
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    Trachemys scripta scripta

    Predefinito Re: Letargo controllato in Trentino

    Grazie mille per le informazioni!
    Secondo te, per non dover perscare la tarta dal laghetto in fretta e furia, potrebbe essere una buona idea fare un passaggio intermedio mettendola nella vasca predisposta per il letargo con torba e acqua non appena smetterà di essere attiva? Eventualmente potrei tenere la vasca addossata al lato sud di casa e poi spostarla in cantina quando le temperature all'esterno si abbasseranno sotto i 10 °C. Scusa ma sono un po' ansioso...
    Grazie ancora,
    Federico


  7. #6
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    Predefinito Re: Letargo controllato in Trentino

    sì secondo me è un'ottima idea.
    magari copri le vaschette con una griglia ben salda alla vasca per evitare fughe o ingresso di predatori.


  8. #7
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    Predefinito Re: Letargo controllato in Trentino

    Grazie mille per tutte le informazioni! Cercherò di tenere a bada l'ansia e seguirò i tuoi consigli!


  9. #8
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    Predefinito Re: Letargo controllato in Trentino

    possibilmente addossa la vasca ad un muro a Nord, o piuttosto a Est o Ovest.
    se la vaschetta è a sud potrebbe prendere parecchio sole nelle ore centrali e causare sbalzi di temperatura più alti tra giorno e notte, meglio quindi una posizione ombreggiata.


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