Hermanni problemi ancora non risolti, aiuto!

Buongiorno, spero possiate aiutarmi.
possiedo al momento due esemplari di testudo hermanni bottgeri, mi sono state date da un amica di famiglia la quale le ha ricevute da uno che possiede un piccolo allevamento.
le tartarughe sono nate circa un anno fa, non hanno fatto il letargo questo inverno e sono state tenute in casa, alimentate da quello che mi è stato detto, con lattuga/insalata.
io le ho ricevute a marzo, causa piogge frequenti e sistemazione del giardino per loro, le ho messe fuori a maggio. Da quando sono con me, le ho alimentate con un po’ di tutto, a volte frutta, verdure varie e fiori.
Purtroppo due settimane fa è deceduta una e la settimana scorsa a distanza di 8 giorni un’altra, la stessa mattina ho notato che un’altro esemplare aveva un’occhio chiuso, quasi infossato.
la sera al ritorno a casa, ho trovato pure la quarta nella stessa condizione. Pensando ad un virus sono subito andato dal veterinario di rettili il quale dopo la visita mi ha detto che le due rimaste hanno guscio lievemente molle e che (spiegando la situazione passata), hanno sofferto di malnutrizione nei mesi precedenti che non erano in mio possesso. Mi ha prescritto multivitaminici da dargli se mangiano oppure farglieli assumere tramite bagnetto una volta al giorno. Sono passati circa 4-5 giorni ma hanno ancora un occhio chiuso ciascuna.
Preciso che le due tartarughine che purtroppo se ne sono andate erano circa la metà di queste due rimaste e avevano un guscio lievemente diverso, quasi piatto, oltre al fatto che mangiavano meno.
sapete aiutarmi o dirmi se a voi è capitato situazioni simili? Grazie!

Ciao ti consiglio di non dare la latugga ma di basare la dieta sulle erbe di campo(tarassaco malva trifoglio) a volte radicchio e ciccoria

Purtroppo è questa la situazione terminale di animali che non prendendo sole diretto non riescono a fissare calcio. Le alterazioni dei parametri vitali ( umidità, sole, errata alimentazione, deambulazione ridotte,ecc) li conduce ad una lenta agonia in cui compaiono tutti i sintomi che descrivi. Unica possibilità di salvarli è poetarli dal vet come hai fatto, cercare di compensare tutte le mancanze precedenti. Tanto sole in giardino e spazi umidi e ombrosi, dieta strettamente basata su piante fornitrici di vitamine e calcio ( radicchio rosso, piantaggine. Malva, tarassaco,ecc) no lattuga no frutta.


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Aggiungo anche che nel 90%dei casi, l’ignoranza in merito ai criteri di allevamento si accompagna anche all’ignoranza delle leggi che le tutelano ( e mi riferisco non a te ma a chi te le ha date) verifica che almeno le due sopravvissute abbiano cites e microchip, nel caso non lo avessero contatta l’allevatore originario per vedere se aveva almeno fatto la denuncia di nascita per poter tentare una regolarizzazione.


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Ciao, grazie per la risposta, si, io da quando le possiedo cerco di dargli un po’ di tutto.
La veterinaria mi ha detto appunto che questi animali fanno parte di quelle specie a metabolismo lento ed una mancata, errata alimentazione fa si che crei danni visibili dopo alcuni mesi. Purtroppo prima di averle non ho potuto fare altro, proprio perché non in mio possesso. Io spero che riescano a riprendersi e che quegli occhi chiusi possano tornare normali. Secondo voi c’è il rischio che li perdano?

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Salve, si, mi sono già informato riguardo al microchip, quelle che ho non lo possiedono, la veterinaria mi ha comunque salvaguardato dicendomi che è possibile fare una richiesta di adozione e metterlo.
Ovviamente la priorità adesso è cercare di metterle in salvo e guarirle.

Mah… sulle domande di adozione regna la nebbia e la parola definitiva la pronunciano i Cites di riferimento.
L’occhio chiuso può beneficiare di qualche impacco di camomilla se preso nelle prime fasi ma se le palpebre si sono già cicatrizzate saldandosi tra loro non si può far più nulla se non un intervento chirurgico in età adulta.


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