I giovani esemplari fin dalla nascita presentano tre carene (che scompariranno poi con la crescita) in corrispondenza delle tre tipiche linee gialle sul dorso.
CLASSIFICAZIONE Regno: Animalia Phylum: Chordata Classe: Reptilia Ordine: Testudines Sottordine: Cryptodira Superfamiglia: Kinosternoidea Famiglia: Kinosternidae Genere: Kinosternon Specie: K.baurii Il piastrone presenta 2 cerniere mobili che lo suddividono in 3 parti: la centrale è fissa, quella anteriore e posteriore sono mobili e strette, permettendo all'animale di “chiudersi” se necessario. Il cranio di forma triangolare è ben strutturato; le ampie cavità oculari sono indice di una specie che predilige attività crepuscolari e notturne. La massiccia struttura ossea del cranio rispecchia le abitudini alimentari di questa specie; questa specie riesce infatti facilmente a frantumare il carapace di chiocciole, molluschi e crostacei. Il dimorfismo sessuale è piuttosto evidente: i maschi sono di dimensioni inferiori rispetto alle femmine (12cm max di lunghezza SCL – c.a 130 gr di peso), presentano in proporzione una testa più grande e robusta ed una coda lunga e larga alla base che si conclude con una punta cornea. Le femmine raggiungono misure maggiori (14 cm di lunghezza SCL – c.a 200 gr di peso), un carapace più tondeggiante e la testa più piccola. Il carapace è di colore marrone scuro, con il tempo tende a diventare nero, ma sempre caratterizzato dalle striature longitudinali di colore giallo ocra, che svaniscono in esemplari anziani. La testa è caratterizzata da due linee gialle che iniziano dalla ranfoteca e proseguono lungo tutto il collo. La pelle generalmente è grigio-nera con sparse macchie di colore giallo. La livrea presenta svariati fenotipi, benchè non siano mai state ufficialmente riconosciute differenti sottospecie; alcuni esemplari presentano infatti un carapace molto chiaro e una pelle che va dal grigio chiaro al giallo. Distribuzione e habitat naturale Originaria degli Stati Uniti orientali, è autoctona in Virginia, Georgia, Carolina del Nord e del Sud e lungo tutta la penisola della Florida, compreso anche l’arcipelago delle Florida Keys. Questa specie predilige ambienti acquatici riparati come laghi, fiumi, canali e acquitrini dal fondale basso e melmoso circondati da una abbondante vegetazione. Sono stati ritrovati esemplari anche nei bacini salmastri delle Florida Keys con un grado di salinità oltre 8.5 ppt (parti per mille). Un dato che mette in evidenza le ottime capacità di adattamento di questa specie. Allevamento in Cattività Durante l’estate la temperatura dell’aria preferita si aggira intorno ai 26 °C, con 30 °C nella zona emersa.Temperatura Nei periodi di caldo intenso sarà possibile notare un basking mattutino prima di cercare refrigerio in acque più profonde. Nel periodo invernale la specie può effettuare letargo, con temperature comprese tra i 4°C e i 10°C. La resistenza alle basse temperature permette l’allevamento in acquario senza riscaldatore: già con acqua a 16/18 °C le tartarughe sono attive e appetenti. La temperatura sulla zona emersa non deve causare troppa escursione termica e in generale andrebbe tarata sui 28-30 °C. Dieta Kinosternon baurii è una tartaruga onnivora ma predilige un’alimentazione proteica. Possono essere somministrati lombrichi, camole, grilli, cavallette, blatte, pesci vivi ma anche pesci congelati come alborelle, latterini, triotti e altri pesci di piccole dimensioni, che sono facilmente reperibili anche nei supermercati. La robusta ranfoteca (il “becco”) permette a questa specie di rompere gusci di chiocciole, crostacei e molluschi. La massa vegetale non suscita un vero e proprio interesse, le piante vengono mangiate più per curiosità che per necessità, anche se è buona norma avere una vasca più piantumata possibile.Alcuni esempi di vegetazione: Lemna minor, Eichhornia Crassipes (giacinto d’acqua), Pistia Stratiotes (lattuga d’acqua), Elodea densa, Ceratophyllum demersum, Myriophyllum. È possibile integrare la dieta anche con del pellet di buona qualità una volta a settimana per esemplari giovani, meno di una volta al mese per esemplari adulti. La quantità di cibo che va somministrata ad ogni pasto è regolata in base alla norma generale secondo cui un pasto non deve superare le dimensione della testa della tartaruga. Questa specie è facilmente soggetta al sovrappeso. In caso di scorretta o eccessiva alimentazione (eccesso di proteine e grassi) è possibile osservare rigonfiamenti di adipe in eccesso alla base del collo e degli arti. E’ consigliabile alimentare gli animali al mattino, cosicché possano trascorrere il resto della giornata facendo basking attivando la digestione e l’assimilazione dei nutrienti. I giovani esemplari vanno alimentati quotidianamente rispettando almeno un giorno di digiuno alla settimana. Dopo il primo anno di vita, quando le dimensioni dell’esemplare raggiungono i 5-6 cm di lunghezza e la crescita inizia a rallentare, la somministrazione dei pasti va regolata a giorni alterni. Nel corso del tempo si dovrà procedere calando progressivamente la frequenza dei pasti, arrivando ad un solo pasto a settimana in esemplari adulti e riproduttivi. L’osso di seppia, anche con una dieta varia, è necessario. Rappresenta una fonte sicura di calcio indispensabile per un corretto sviluppo strutturale della tartaruga. Acquaterrario Tuttavia seguiranno alcuni accorgimenti, da rispettare per un corretto allevamento (sia esterno che interno) per ricreare un habitat adeguato alle esigenze di questa specie. Ecco di seguito specificati i principali componenti per la creazione di un perfetto habitat: - Dimensioni vasca: uno o più esemplari baby possono essere allevati in una vasca con base 60x40, per una coppia o un trio di adulti la dimensione consigliata è non inferiore a 100x50 o anche meglio 120x50. E’ una specie abbastanza mordace (anche verso l’uomo) e possono insorgere problemi di territorialità L’acqua dovrebbe essere di altezza compresa tra i 12-15 cm (per esemplari baby) finanche ai 25-30 cm e oltre per esemplari adulti. Nonostante la morfologia del carapace, questa specie ha una buona capacità di nuotare. Non dovranno comunque mancare appigli (legni, rocce, piante) per consentire un’agevole risalita ed evitare annegamenti accidentali. - Illuminazione: occorre una lampada alogena spot opaca. La lampada va posizionata sopra la zona emersa a circa ad una distanza tale da garantirne una temperatura di 28-30 °C. Le K. baurii passano gran parte delle ore diurne rintanate a dormire, ma è buona norma fornire loro comunque una fonte di raggi UVB. Quest’ultimi sono necessari assieme al calore per la sintesi della vitamina D3, importante cofattore per la corretta calcificazione delle ossa e per l’assorbimento del calcio stesso a livello intestinale. Esistono sia neon sia lampade compatte con spettro di emissione idoneo (30% di raggi UV-A e il 5% di raggi UV-B). La lampada compatta copre un’area inferiore come superficie utile, il neon invece permette di irraggiare tutta la lunghezza della vasca; questo consente anche alle tartarughe immerse o dormienti immerse nel fondale di ricevere parte dei raggi emessi. - Filtro: La qualità dell’acqua è sempre importante e consente di avere un ambiente salubre e adatto all'allevamento di questa specie. Si consiglia un filtro esterno e sovradimensionato e una discreta piantumazione che concorre a migliorare la qualità dell’acqua. La K.baurii predilige acqua ferme o poco mosse, quindi sarà buona norma evitare eccessive correnti in vasca mediante l’uso di spraybar o andando ad agire su eventuali rubinetti del filtro. |
Gli accoppiamenti iniziano con il risveglio degli animali dal letargo; temperature dell’acqua superiori ai 12-15 gradi promuovono il corteggiamento e l’accoppiamento, che si dividono in 3 fasi: -fase tattile -monta iniziale -copula. Il maschio inizialmente si avvicina alla femmina con il collo in completa estensione, tocca la femmina con il muso nei pressi della coda e talvolta, le morde testa e collo. Con la monta, il maschio balza sulla femmina immobile e si aggancia con tutte e 4 le zampe al carapace, avvicina la sua coda a quella della femmina e inizia la copula, che può durare da alcuni minuti ad oltre mezz’ora. In questo periodo il maschio resta ancorato alla femmina, che tenterà di scalzarlo. Come molte altre tartarughe, anche la K.baurii ha la capacità di conservare lo sperma e riesce a produrre uova fertili anche la stagione seguente, senza ulteriori accoppiamenti. Le deposizioni nei luoghi natii (Florida in particolare) possono avvenire in ogni stagione; ai nostri climi si assiste ad una deposizione “invernale” tra Febbraio e Marzo, e una successiva “estiva” tra Giugno e Luglio. Animali di taglia grande possono deporre anche più di due covate all'anno. Il numero di uova varia, ma generalmente si va dalle 2 alle 4 uova per deposizione. L’incubazione, senza diapausa, dura da 90 a 140 giorni. Se le uova della deposizione invernale non trovano un clima adatto allo sviluppo, entreranno in diapausa e cominceranno lo sviluppo all’aumentare della temperatura. Sono state registrate schiuse anche dopo 251 giorni dalla deposizione in un uovo entrato in diapausa (Nijs, 1999). Il sesso nella K.baurii è TSD tipo II, con una predominanza di femmine alle basse temperature <22 °C e >28 °C e prevalenza di maschi alle temperature intermedie di 24-26 °C. Una temperatura di incubazione costante a 27 °C schiude un egual numero di maschi e femmine. Una curiosa nota riguarda le uova: sono piuttosto spesse rispetto ad altre specie, di un colore rosato e il loro spessore le protegge dall’essiccazione; un uovo infatti messo in incubazione con umidità anche inferiore al 60% si svilupperà in maniera normale. |
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Testo e foto by Giulio Micheletti (Leonida89)