Il geco leopardino è un piccolo geco delle zone rocciose e semidesertiche, che vanno dal sud-centro Asia all'Iraq, al nord-ovest dell'India, passando per l'Afghanistan e il Pakistan.
"Eublepharis" significa "dotato di palpebre", mentre "macularius" indica che è dotato di livrea maculata. È attivo nelle ore crepuscolari e notturne.
Vive dai 10 ai 15 anni in cattività.
Geco Leopardino (Eublepharis macularius)
Classe: Reptilia
Ordine: Squamata
Famiglia: Gekkonidae
Sottofamiglia: Eublapharinae
Taglia massima: 20-22 cm (30 - 32 cm negli esemplari Giant)
TERRARIO
Dimensioni:
60x40x60 per una coppia o un singolo esemplare
120x60x70 per un maschio e tre femmine
Substrato: fibra di cocco.
Il terrario dovrà essere allestito con sfondo roccioso e varie tane come nascondigli, sia nella zona calda che in quella fredda. Per favorire la muta sarà necessaria una tana umida.
Necessaria anche una ciotola con acqua fresca sempre a disposizione.
RISCALDAMENTO, ILLUMINAZIONE E TEMPERATURE
Il terrario dovrà fornire una fonte di calore. Si possono utilizzare lampade, tappetini o serpentine riscaldanti.
Durante il giorno, il punto caldo del terrario andrà dai 30 ai 32 °C mentre la parte fresca dai 22 ai 24 °C.
Di notte la temperatura potrà scendere fra i 20 ed i 25 °C.
Il superamento dei 35 C di temperatura causerebbe ipoattività e stress nei gechi, in casi estremi (38 °C) morte.
L'umidità dovrà essere compresa tra il 40% ed il 60%. è consigliabile predisporre il terrario di un termometro/igrometro per il controllo dei parametri suddetti.
Per l'illuminazione sarà sufficiente una lampadina a LED. Non necessita di UVB, con le dovute eccezioni nei casi di gechi malati o inadeguatamente allevati da precedenti possessori.
Il fotoperiodo previsto corrisponde ad un'illuminazione giornaliera di 12 ore seguita da 12 ore di oscurità.
ALIMENTAZIONE
Grilli e Locuste
Tarme della farina
Caimani
Blatte
Saltuariamente, camole del miele (da somministrare in special modo negli esemplari magri o deboli)
Integrazione ai precedenti alimenti:
Calcio puro carbonato tutti i giorni, che si può lasciare nel terrario in una ciotolina oppure polverizzarlo sulle prede.
Calcio con vitamina D3 per 2 volte alla settimana.
BRUMAZIONE
La bruma è un periodo di riposo/latenza invernale che dura circa 2 mesi. Si diminuiranno gradualmente le temperature fino ai 20 C. Dovrà essere effettuata in modo da favorire l'accoppiamento durante la stagione calda.
DIMORFISMO SESSUALE
Femmina: ha i pori preanali meno evidenti.
Maschio: presenta un ingrossamento degli emipeni e ha, appunto, i pori femorali in evidenza.
ACCOPPIAMENTO
La maturità sessuale nei gechi leopardini viene raggiunta tra i 16 ed i 24 mesi. Il periodo degli accoppiamenti inizia a marzo/aprile. Dopo circa 4 settimane dall'accoppiamento la femmina sarà pronta a deporre le uova. Qualche settimana prima sarà utile mettere nel terrario una vaschetta con torba umida, in modo da permettere alla femmina di deporre.
In genere la femmina, una volta avvenuto l'accoppiamento, effettuerà più di una deposizione di uova, grazie alla capacità di trattenere al suo interno il seme del maschio (ritenzione spermatica).
Gli esemplari giovani deporranno dalle 2 alle 4 uova per stagione, gli esemplari più maturi dalle 8 alle 10 uova, 2 ogni 15-20 giorni circa.
INCUBAZIONE
Una volta deposte le uova le si potranno prelevare per deporle in una vaschetta con vermiculite in rapporto 1:1 con acqua in termini di peso es. 20 g di vermiculite: 20 g di acqua. La vaschetta sarà disposta nell'incubatrice, o in alternativa in una scatola di polistirolo nel quale si dovrà prevedere un riscaldamento con termostato per mantenere la temperatura costante. Inoltre si dovrà tenere sotto controllo l'umidità della vermiculite.
Temperature d'incubazione: 28-30 °C
Umidità: 70 - 75%
La schiusura è prevista dopo 60-70 giorni.
Temperature più alte (31-32 °C) determineranno un anticipo nella schiusa, con conseguente probabilità elevata di nascite di sesso maschile.
Temperature maschi: 30-32 °C
Temperature femmine: 26-28 °C
Indeterminabili: 29-30 °C
CURA DEI PICCOLI
I piccoli nati andranno divisi ed alloggiati singolarmente in fauna box per evitare lotte con conseguenze gravi quali fratture di arti e coda, spesso invalidanti a vita. Possibili episodi di cannibalismo.
Nella prima settimana di vita i piccoli si nutriranno dal sacco vitellino. Con il sopraggiungere della prima muta, inizieranno a mangiare piccoli grilli e tarme.
Doriana