Benvenuto su Tartarugando, il forum tematico specializzato nell'allevamento di tartarughe e di altri rettili.
REGISTRATI per entrare a far parte della nostra community! Ti aspettiamo!
  • La quarantena

    Con il termine quarantena viene indicato un periodo di isolamento volto a minimizzare i rischi di contagio da parte di un animale verso un suo simile o verso un essere umano e viceversa. Storicamente il periodo di isolamento a cui erano sottoposti gli individui potenzialmente affetti era di 40 giorni (da qui l’origine del termine quarantena), attualmente la durata di tale periodo può variare indefinitamente in base al sospetto diagnostico.La necessità di isolare questi soggetti, nasce dal fatto che tutte le patologie infettive presentano un periodo di incubazione o latenza durante il quale l’individuo affetto non presenta alcun sintomo di malattia ma è in grado di trasmette l’agente patogeno a soggetti della stessa specie e/o di specie diverse se viene a contatto con essi. Il periodo di incubazione varia da patologia a patologia, di conseguenza la durata della quarantena può essere più o meno prolungata. In caso di sospetto di patologie particolarmente gravi o letali (ad es. Herpes Virus, Mycoplasma spp.) l’isolamento dovrà, inoltre, essere il più restrittivo possibile.
    Nel caso delle tartarughe e dei rettili in genere, la necessità di sottoporre ad un corretto periodo di isolamento i nuovi esemplari è particolarmente importante in quanto in questi animali i segni e sintomi di malattia sono molto limitati e generalmente di non facile individuazione con conseguente rischio di ulteriore ritardo nella diagnosi di eventuale patologia in atto.
    E’ sempre consigliabile, quindi, sottoporre i nuovi esemplari ad un periodo di quarantena prima di introdurli a contatto con altri di cui si è già in possesso.
    Ricordiamo che alcuni agenti patogeni (Herpes Virus, Mycoplasma spp.) possono essere causa, in periodi di tempo relativamente brevi, di vere e proprie epidemie con conseguente decesso di intere colonie e/o allevamenti.
    L’isolamento deve essere, quindi, condotto in modo corretto per non invalidarne le finalità.



    LINEE GUIDA PER IL CORRETTO SVOLGIMENTO DELLA QUARANTENA
    1. Allestire preventivamente un terrario/acquaterrario di adeguate dimensioni, attrezzato per accogliere gli esemplari durante la quarantena. Tale alloggio dovrebbe ospitare un singolo esemplare alla volta ed essere posizionato in ambiente isolato dalle sedi di allevamento degli altri esemplari. Il periodo di isolamento suggerito è di 6 mesi. Tale durata è consigliabile soprattutto nel caso in cui non si sia a diretta conoscenza delle condizioni in cui l’animale è stato precedemente allevato (acquisti presso mostre, fiere, negozi di animali etc.).
    2. Sottoporre il prima possibile l’esemplare a visita veterinaria specialistica che comprenda l’esame delle feci. Nel caso in cui ci sia il dubbio di incubazione di patologie specifiche (ad esempio Herpes Virus) sarebbe opportuno, inoltre, far eseguire anche gli esami diagnostici idonei.
    3. Annotare peso e misure della nuova tartaruga al suo arrivo e successivamente controllare che tali parametri restino inizialmente stabili e poi tendano ad aumentare. Il peso andrebbe misurato ogni 2 settimane circa, nei primi due mesi e successivamente una volta al mese. Una perdita di peso di più del 10% della massa corporea è indice di malessere.
    4. Controllare quotidianamente l’eventuale insorgenza di segni e/o sintomi di malessere: anoressia (mancanza di appetito) prolungata, astenia e apatia (perdita di forze), diarrea, costipazione, scolo nasale, nuoto asimmetrico, congiuntivite, stomatite, irregolarità di carapace e/o piastrone etc. Ricordiamo che la presenza di anoressia ed apatia nei primi giorni dopo l’acquisto può essere dovuta allo stress causato all’animale dal cambio di ambiente. In questo caso però tali sintomi tendono a regredire spontaneamente in breve tempo.
    5. Effettuare sempre le operazioni di gestione (alimentazione, pulizia, bagnetto etc.) prima sui precedenti esemplari e poi sul nuovo arrivato e non viceversa. Non utilizzare mai gli stessi oggetti (vaschette, salviette, lampade etc.) per accudire i singoli soggetti.
    6. Lavarsi sempre accuratamente le mani dopo aver toccato la nuova tartaruga o le parti del suo terrario/acquaterrario.
    Una volta eseguito un corretto periodo di isolamento, con esito negativo, si può introdurre l’esemplare a contatto con i soggetti residenti. In ogni caso, se esiste la possibilità che il nuovo esemplare sia portatore di patologie infettive caratterizzate da riacutizzazioni croniche (Herpes Virus, Mycoplasma spp.), è prima altamente consigliato far eseguire, da un veterinario esperto in rettili, gli esami di laboratorio specifici per la diagnosi. Ricordiamo che tali riacutizzazioni possono presentarsi in certi casi anche a distanza di anni con conseguenze prevedibilmente disastrose.