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  • Morph e Genetica Pogona Vitticeps (Drago Barbuto)

    I MORPH
    I morph sono una mutazione genetica, selezionata naturalmente dall' uomo, che viene trasmessa alla prole con un gene specifico mentre le colorazioni sono un lungo lavoro di selezione detto anche line-breeding: alcuni sono rossi, gialli, arancioni o addirittura bianchi.

    TRANSLUCENT (TRANZ)
    Carattere recessivo, spine trasparenti e iride spesso nera.

    HYPOMELANISTIC (HYPO)

    Carattere recessivo, assenza di melanina, diminuzione del colore nero,
    colori più brillanti e unghie completamente bianche.


    HYPOTRANSLUCENT

    Carattere recessivo, è la fusione tra 2 morph (Hypo e Tranz) di vari colori.

    LEUCISTICA

    Carattere recessivo, colorazione abbastanza chiara associata al morph Hypo.
    Il carattere è assente di melanina nella maggior parte del corpo.

    PATTERNLESS (WITBLIT & SILVERBACK)


    Carattere recessivo, assenza del disegno sul dorso.
    "Witblits" (allevati in Sud Africa),
    "Silverback" (cresciuto in Giappone).

    DALMATA


    Carattere recessivo, presenza di puntini o macchie nere su tutto il corpo.
    Carattere scoperto in Italia da Alemoz anche con 2 nuove varianti associate
    al Leatherback e al Translucent.

    ITALIAN LEATHERBACK

    Carattere co-dominante, il Leatherback definisce un animale che ha una riduzione
    dei tubercoli sul dorso con un risultato del pattern più visibile e di una pelle liscia al tatto.
    Carattere scoperto e introdotto in Italia da Alemoz.

    USA SMOOTHIE

    Carattere recessivo, ha le stesse carateristiche del Leatherback.
    Carattere scoperto e introdotto in America da AC-Reptiles.

    SILKBACK

    E`la forma omozigote (superforma) del Leatherback, assenza di tubercoli e squame,
    una Pogona completamente liscia. Carattere scoperto e introdotto in Italia da Alemoz.

    ITALIAN BLUEYES

    Carattere recessivo, in fase di studi, solo il futurò potrà garantirci se il carattere sarà geneticamente trasmissibile.
    Carattere studiato in Italia da Andrea Lupardini (Blueyes Dragons).

    TEORIA
    Il colore base degli occhi dovrebbe essere l' azzurro poiché i raggi luminosi, quando colpiscono l' occhio, vengono diffusi in maniera inversamente proporzionale alla loro lunghezza d' onda. Dato che le radiazioni nella gamma dei blu, in virtù della loro bassa lunghezza d' onda, possiedono un' elevata diffusibilità, l' occhio ha come colore base tutte le gradazioni dell'azzurro.
    A livello dell' iride possono essere presenti quantità variabili di melanina, lo stesso pigmento responsabile del colore della pelle. In base alla quantità di melanina prodotta, l' occhio assume uno spettro di gradazioni piuttosto ampio, che va dall' azzurro al nero. Se la quantità di melanina è scarsa o nulla, gli occhi sono blu, mentre nel caso opposto l' iride assume una colorazione marrone. Quando si ha una quantità di melanina diversa all' interno dell' iride dei due occhi si può verificare il caso di eterocromia.
    Il colore azzurro degli occhi è un carattere recessivo, mentre il marrone è dominante. Ciò significa che il bambino avrà gli occhi azzurri solamente quando il gene per questa caratteristica è presente su entrambi i cromosomi omologhi. In altre parole, due genitori con gli occhi marroni hanno ben poche possibilità di mettere al mondo un figlio con gli occhi di color azzurro (vedi figura).
    Nella figura il concetto è semplificato a fini didattici, in realtà il colore degli occhi è determinato da diversi geni, che rendono ragione delle diverse tonalità presenti in natura (azzurrini, grigio-verdi, verdi, marrone chiaro, neri ecc.).


    LA GENETICA DEI MORPH
    Esistono 2 tipi di carattere genetico dei morph:

    1. CARATTERE DOMINANTE

    2. CARATTERE RECESSIVO

    CARATTERE DOMINANTE
    Esistono 3 tipi di dominanza:

    1. Dominanza semplice (completa)
    La legge della dominanza rappresenta la prima delle tre leggi deducibili dal lavoro del monaco Gregor Mendel, considerato il padre della genetica.
    La legge si riferisce al rapporto che intercorre tra i diversi alleli che possono esistere di un gene per un dato carattere e al modo con cui essi determinano il fenotipo di un individuo.
    Essa riguarda in particolare il rapporto di dominanza semplice (o completa) ovvero quella in cui i vari alleli possono essere distinti in dominanti e recessivi. La manifestazione degli alleli dominanti e recessivi può essere osservata solo per i caratteri semplici (mendeliani) codificati da un singolo locus degli organismi diploidi ovvero che possiedono per ogni gene due copie.

    Esempio: Per esempio il carattere colore dei petali nella pianta di pisello dolce è controllato da un gene che esiste in due distinte forme alleliche: P e p. I tre genotipi possibili sono PP, Pp e pp. Il colore del fiore sarà porpora nel caso PP e bianco nel caso pp, indipendentemente dal rapporto di dominanza. Invece il colore dell' eterozigote Pp dipenderà da quale allele è dominante. Nel caso in questione Pp è porpora, dunque l'allele per il colore porpora è dominante; l'allele per il colore bianco sarà invece recessivo.

    2. Codominanza
    La codominanza è un evento genetico che si riscontra quando due alleli si manifestano entrambi in modo completo, e quindi entrambi sono riconoscibili negli eterozigoti, dal punto di vista del fenotipo.
    La codominanza si manifesta negli individui diploidi o poliploidi. Un individuo diploide (come l' uomo) è dotato di un doppio assetto cromosomico, i due cromosomi di una stessa coppia cromosomica porteranno due alleli (uno per ogni cromosoma) per uno stesso gene. Gli alleli possono essere uguali e dominanti (omozigote dominante), uguali e recessivi (omozigote recessivo) o diversi (eterozigote). Nell'eterozigote un allele (dominante) può prevalere sull'altro (recessivo) ed il fenotipo è determinato solo da un allele (quello dominante). In alcuni casi la dominanza può non essere completa ed in altri casi si può manifestare la codominanza: entrambi gli alleli si manifestano nel fenotipo.

    Esempio: Un esempio è il sistema sanguigno A,B,0, che è costituito da 3 alleli (IA,IB,I0), la cui combinazione determina 4 fenotipi (gruppi sanguigni): tipo A (IAIA o IAI0 ), B (IBIB o IB I0), 0 (I0 I0) ed AB (IA IB), IA IB sono dominanti su I0 e codominanti fra loro. Ogni allele specifica per un antigene (gli individui A avranno l'antigene A, i B l'antigene B, gli 0 nessun antigene e gli AB entrambi) che verrà riconosciuto da un anticorpo (tenendo presente che generalmente un individuo non produce anticorpi contro se stesso). Così un individuo A avrà l'antigene A, se il suo sangue viene trasferito in un individuo B, questo riconoscerà l'antigene come estraneo e svilupperà una azione immunitaria. I globuli rossi verranno agglutinati portando ad insufficienza nell'azione di alcuni organi ed anche la morte. Gli individui AB esprimono entrambi gli antigeni (codominanza) e quindi non sviluppano anticorpi, per questo sono detti accettori universali. Gli individui 0 non esprimono alcun antigene e quindi sono detti donatori universali.

    3. Dominanza incompleta
    In genetica, si parla di dominanza incompleta quando un allele è dominante sull'altro, ma non in modo completo. Ne consegue che l'altro allele ha possibilità di esprimersi, anche se in misura minore rispetto all'allele dominante. Il fenotipo manifestato dall'eterozigote è un fenotipo intermedio tra quelli dei due omozigoti (dominante e recessivo).
    Per esempio poniamo di essere di fronte a una popolazione di piccoli mammiferi la cui sopravvivenza sia dovuta in gran parte alla capacità dell'individuo di mimetizzarsi. Poniamo di trovare al locus del mimetismo due alleli, denominati A e a. Sappiamo che l'allele A (l'allele favorevole al mimetismo) è dominante su a, ma non completamente. Poiché il genotipo dell'animale è dovuto alla combinazione di 2 alleli, gli individui della popolazione possono avere al massimo variazioni di genotipo:
    Genotipo AA: omozigote in cui compare solo la caratteristica dell'allele favorevole al mimetismo. L'animale è in grado di mimetizzarsi perfettamente grazie al colore del suo mantello. Ha probabilità di sopravvivenza massima.
    Genotipo Aa: eterozigote che presenta caratteri intermedi. In sopravvivenza sarà avvantaggiato rispetto a aa, ma svantaggiato rispetto a AA. Il colore del mantello farà mimetizzare l'individuo, ma non bene come l'omozigote favorevole. La sopravvivenza sarà inferiore di una qualche proporzione.
    Genotipo aa: omozigote in cui compare solo la caratteristica sfavorevole. Il mantello non sarà mimetico e le possibilità di sopravvivenza dell'individuo saranno minime.

    Esempio: Un esempio di immediata comprensione è dato inoltre dall'incrocio di due varietà floreali (per esempio appartenenti alla specie Mirabilis jalapa), l'una con fiori rossi (allele dominante), l'altra con fiori bianchi (allele recessivo): supponendo si tratti di dominanza incompleta, si ha che l'individuo eterozigote presenterà un fenotipo intermedio, ossia fiori rosa. Gli individui omozigoti possiederanno, invece, come accade nel caso della dominanza completa, fiori rossi (omozigote dominante) e fiori bianchi (omozigote recessivo).

    CARATTERE RECESSIVO
    Il carattere recessivo è quello che non viene manifestato ma c'è. Infatti se si mescolano il bianco (RECESSIVO) ed il rosso (DOMINANTE), il colore che esce è il rosso, ma il bianco vi è comunque nei geni e ricompare nelle generazioni successive, assieme al carattere dominante.


    Scheda creata dal sito: www.blueyesdragons.jimdo.com

    Alcune informazioni e foto rifornite dai seguenti siti:
    www.101dragons.com
    www.geneticswizard.com
    www.pogona-morph.it
    www.pogonavitticeps.it
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