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  • Clemmys guttata

    Clemmys guttata è una delle tartarughe acquatiche nordamericane più ricercate.
    Il suo aspetto affascinante unito alle dimensioni contenute ed alla possibilità di poter svernare all’aperto la rende molto ambita dagli allevatori.


    CLEMMYS GUTTATA
    di Matteo Vanini

    Regno: Animalia
    Phylum: Chordata
    Classe: Reptilia
    Ordine: Testudines
    Sottordine: Cryptodyra
    Superfamiglia: Testudinidae
    Genere: Clemmys
    Specie: guttata

    Clemmys guttata

    CARATTERISTICHE FISICHE
    E’ immediatamente riconoscibile per la colorazione particolare del carapace che si presenta nero con punti gialli ben definiti (la cui quantità e dimensione varia a seconda dell’esemplare e della sua provenienza). Il piastrone è giallo con sfumature arancioni e con fasce o macchie nere molto estese. La pelle è nera ed arancione in prossimità dell’attaccatura degli arti e della testa.
    La testa è triangolare, nera con puntini gialli e con grandi occhi vivaci.
    Le zampe non sono palmate.
    Il carapace è discretamente piatto con dimensioni molto contenute, variano dai 10 ai 13 cm circa.

    DISTRIBUZIONE E VITA IN NATURA.

    Questa tartaruga è distribuita in due regioni differenti, la prima comprende la Florida, Georgia, South Carolina, North Carolina, Virginia, Maryland, Delaware, New Jersey, New York, Massachussets, Connecticut, Rhode Isalnd.
    L’altra comprende la Pennsylvania, Ohio del nord, Indiana, Qubec del sud, Ontario del sud.
    In natura frequenta ambienti con ricca vegetazione ed acque basse e calme come stagni, paludi, fossi, canali e corsi d’acqua a scorrimento lento.

    DIMORFISMO SESSUALE

    I maschi hanno la coda più grossa e piastrone concavo, le femmine viceversa hanno il piastrone piatto e la coda più sottile.
    La mandibola dei maschi presenta una colorazione scura mentre nelle femmine è arancione o rossa.
    L’iride dei maschi tende ad essere di colore marrone scuro mentre nelle femmine è arancione.
    In natura la maturità sessuale è raggiunta al 7/9 anno di età, in cattività può arrivare al 4/5 anno di vita nei maschi e al 5/6 anno nelle femmine.
    E’ importante specificare che questi tempi sono indicativi in quanto dipendono dalle condizioni con cui vengono tenuti gli esemplari; alte temperature e mancanza di letargo fanno raggiungere alla tartaruga la taglia adulta più velocemente.

    Comparazione fra un maschio adulto(sinistra) ed una femmina adulta(destra):





    Piastrone di una femmina adulta:



    Piastrone di un maschio adulto:




    Notare la colorazione dell'iride e della mandibola della femmina:



    Notare la colorazione dell'iride e della mandibola del maschio



    MANTENIMENTO IN CATTIVITA’

    Clemmys guttata baby


    Questa tartaruga può vivere all’aperto tutto l’anno poiché sopporta benissimo le basse temperature.
    Al contrario invece, temperature troppo alte sembrano stressare gli esemplari, per questo è necessario approntare un laghetto con fondo fangoso, che abbia sia zone soleggiate che zone in ombra in modo da permettere alla tartaruga di sfuggire alla calura nelle ore più calde.
    Il laghetto deve avere numerosi appigli, piante acquatiche e margini non ripidi per facilitare la risalita in superficie in quanto non è un abile nuotatrice.
    Personalmente utilizzo delle vasche di polietilene (appositamente studiate per tartarughe acquatiche) di 140x60cm con area terrestre pari ad ¼ della lunghezza totale. Questo facilita il ritrovamento e la raccolta delle uova. Anche le vasche in plastica e grossi mastelli che si usano in edilizia ed agricoltura si prestano bene allo scopo con un costo sicuramente più contenuto.
    Queste tartarughe prediligono acqua leggermente acida e quindi è consigliabile mantenerla tale.

    E’ possibile tenere gli esemplari in casa in ampi acquaterrari di almeno 80x50 per una coppia.
    E’ necessario allestire una zona emersa dotata di una lampada spot, che fornirà il calore necessario alla termoregolazione, con affiancata una lampada UVB per il corretto metabolismo del calcio.
    In alternativa è possibile utilizzare una lampada ai vapori di mercurio per uso terraristico che fornisca sia calore che raggi uvb.
    La temperatura nel punto caldo deve essere sui 30/35°C.
    La temperatura dell’acqua preferita è di circa 25°C, Al Roach riferisce che temperature inferiori ai 21°C possono rendere inattive ed inappetenti le tartarughe più giovani, si rende quindi necessario l’utilizzo di un termoriscaldatore qualora le temperature risultassero troppo basse.
    L’altezza dell’acqua deve permettere all’animale di respirare con le zampe poggiate sul fondo
    E’ vivamente consigliato l’utilizzo di un potente filtro esterno con filtraggio biologico e meccanico per mantenere l’acqua pulita e ridurre i tempi di manutenzione.
    Nonostante sia una tartaruga di indole tranquilla è possibile assistere a litigi fra gli esemplari, in questo caso è necessario separarli perché possono crearsi ferite di seria entità.

    ALIMENTAZIONE

    L’alimentazione è importantissima per un corretto sviluppo e dev’essere varia e bilanciata.
    Questa tartaruga è prevalentemente carnivora, possono essere offerti insetti come grilli, tarme della farina nella forma di coleottero e larva, lombrichi, chiocciole, piccoli pesci di acqua dolce, gamberetti, e saltuariamente piccoli pezzetti di pollo e tacchino.
    Integriamo la dieta con pellettati di ottima marca per tartarughe acquatiche e verdure come radicchi e cicorie anche se raramente sono accettati di buon grado.
    Un osso di seppia, privato del rivestimento corneo, viene lasciato sempre a disposizione.


    LETARGO

    E’ vivamente consigliato per le tartarughe in perfetta salute che hanno raggiunto la taglia di 7/8cm.
    E’ opportuno fare attenzione in questa fase per assicurarsi che avvenga senza complicazioni, consigliamo quindi di monitorare le temperature del luogo prescelto per il letargo prima di alloggiarvi le tartarughe.
    Se vengono lasciate all’aperto è quindi necessario verificare che le temperature siano ottimali, fra i 5 ed i 7°C.
    Preferiamo fare un letargo controllato ai nostri animali per verificarne più facilmente lo stato di salute ed il peso. Questa procedura viene effettuata prelevando le tartarughe in letargo ai primi freddi intensi(solitamente a dicembre quando le temperature scendono sotto ai 5°C per periodi prolungati) e ponendole in contenitori separati riempiti di acqua con un fondo molto spesso di torba bionda di sfango. L’altezza dell’acqua deve permettere alla tartaruga di poter respirare con le zampe appoggiate sul fondo. Queste vaschette vengono tenute in un locale non riscaldato in modo da rispettare le temperature sopra citate. Consigliamo di verificare il peso delle tartarughe durante questo periodo in modo da scorgere eventuali problemi.
    Le tartarughe vengono trasferite all’esterno quando le temperature minime non sono inferiori ai 5°C.
    Sembra che il letargo sia fondamentale per riuscire a riprodurre queste tartarughe con successo.

    DEPOSIZIONE ED INCUBAZIONE

    Uova su vermiculite:

    Uovo fertile di Clemmys guttata Uova fertili di Clemmys guttata


    Le femmine solitamente depongono dopo circa 2 settimane dall’accoppiamento con il maschio.
    E’ necessario mettere a disposizione una zona emersa con substrato scavabile come torba, fibra di cocco, terriccio o sabbia per permettere alla tartaruga di deporre.
    La femmina scava una buca profonda circa 5 cm dove può deporre da 1 a massimo 8 uova.
    Le uova sono di forma allungata, le misure che abbiamo riscontrato sono 33x18mm con un peso di 7 g.
    Nel trasferimento in incubatrice è necessario non ruotare le uova poiché questo ne comprometterebbe la schiusa.
    Per assicurarsi di ciò è opportuno contrassegnare con una matita la parte superiore dell’uovo e quindi posizionarlo nell’incubatrice nella stessa posizione nella quale è stato rinvenuto.
    Abbiamo posto le uova in una vaschetta di plastica con coperchio forato riempita con uno strato di circa 4cm di vermiculite inumidita con acqua in rapporto di peso1:1 , dotata di una sonda da termometro per verificare la temperatura di incubazione e di un igrometro per monitorare il tasso di umidità.
    I parametri adottati sono stati una temperatura di 28°C e un’umidità del 90%.
    Dopo qualche giorno, se le uova sono fertili, compare una fascia bianca che indica lo sviluppo embrionale e più precisamente l’assorbimento del calcio del guscio da parte del nascituro.
    Il primo piccolo ha forato l’uovo dopo 57 giorni sebbene sui testi siano riportati quasi sempre periodi più lunghi che variano dai 60 agli 125 giorni.



    SCHIUSA E CURA DEI NEONATI

    Clicca sulla foto per ingrandire:

    Schiusa di Clemmys guttata
    Schiusa di Clemmys guttataSchiusa di Clemmys guttataClemmys guttata baby

    Clemmys guttata baby Set-up per baby Clemmys guttata

    Una volta forato l’uovo, i piccoli possono rimanere al suo interno per alcuni giorni.
    E’ importante non aiutarli ad uscire per evitare pericolose lacerazioni del sacco vitellino.
    Se al momento della schiusa esso dovesse essere ancora presente è necessario tenere i baby separati in incubatrice in vaschette a prova di fuga con pochi millimetri d’acqua da tenere sempre pulita fino al completo riassorbimento dello stesso.
    Alla nascita abbiamo riscontrato un peso di 4g e dimensione di circa 2.5 cm.
    Una volta riassorbito il sacco vitellino, i babies possono essere alloggiati in acquaterrario.
    Ci sono varie possibilità sul set-up della vasca, alcuni allevatori preferiscono tenerle in terrari con substrato di muschio umido ed una vaschetta con pochi cm di acqua da tenere sempre pulita.
    Un sistema che reputo molto comodo è quello di alloggiarli in una vaschetta di plastica sotto alla quale viene inserito uno spessore da un lato per tenerla inclinata, successivamente viene riempita d’acqua e si crea grazie alla pendenza una zona con acqua più alta(tenuta sui 6cm)ed una più bassa. Alcuni rametti di piante acquatiche(come per esempio la cabomba caroliniana) creano appigli utili ai piccoli per emergere e respirare.
    E’ indispensabile creare una zona emersa in modo da permettere agli animali di asciugarsi completamente e termoregolarsi, come per gli adulti quest’area andrà attrezzata con una lampada UVB(utilizziamo una compatta fluorescente 5.0) ed una lampadina spot per avere una temperatura di circa 30°C e permettere la termoregolazione.
    Visto il poco volume di acqua utilizziamo un piccolo filtro interno con portata regolabile al fine di non creare troppe turbolenze nell’acqua.

    Uovo non fertile ed embrione morto:
    Clicca sulla foto per ingrandire:

    Uovo non fertile di Clemmys guttata Embrione morto di Clemmys guttata

    ALIMENTAZIONE DEI NEONATI

    I piccoli accettano di buon grado cibi congelati come chironomus ed artemia salina che andranno integrati con chiocciole, lombrichi, tarme della farina, piccoli grilli e pezzetti di pesce.
    Per quanto riguarda il cibo vivo sopra citato è consigliato avere dei piccoli allevamenti di questi invertebrati per poterli selezionare in base alla grandezza dell’esemplare.
    E’ consigliabile abituare i piccoli a mangiare anche pellettati di ottima marca che sicuramente sono un valido aiuto per la crescita.
    Come per gli adulti è vivamente consigliato lasciare a disposizione un osso di seppia.
    I piccoli possono raddoppiare il loro peso nell’arco di un mese.


    La scheda è in continuo aggiornamento, tornate a visitarla presto per leggere le novità!!!

    Bibliografia e letture consigliate:

    Consiglio vivamente la lettura di “THE SPOTTED TURTLE” di Al Roach per chi fosse interessato ad approfondire la conoscenza di questa splendida tartaruga.