Lo stesso proprietario ha un ruolo importante, quello di riconoscere i primi sintomi.
Un'osservazione quotidiana farà in modo che sarà possibile riconoscere il comportamento del proprio animale.
Diamo da mangiare a tutti gli animali separatamente a mano, in questo modo ci si accorgerà subito se l' appetito del singolo animale è ridotto o addirittura assente.
Pesare e misurare il vostro Drago Barbuto almeno una volta ogni due settimane, per verificare se è ancora in crescita o mantiene il suo peso. Se il vostro animale perde peso, mentre sta mangiando abbastanza, è un segnale che qualcosa non và, a questo punto dovete prendere un appuntamento con il vostro veterinario.
La costipazione intestinale avviene quando una massa si ferma nell'intestino, e l'animale non riesce ad eliminarla. Le cause possono essere molte: ingestione del substrato, depositi di adipe in soggetti obesi, ingestione di verdura appassita, MOM oppure assenza di acqua da bere nel terrario. L'animale colpito è letargico, rifiuta il cibo e cerca di eliminare le feci. L'animale andrà portato dal veterinario che valuterà la situazione. In seguito agli sforzi dell'animale per defecare può avvenire un prolasso dell'ultimo tratto dell'intestino dalla cloaca: il veterinario saprà rimetterlo senza difficoltà al suo posto. In caso di occlusione intestinale bisognerà portare l'animale dal veterinario in fretta, altrimenti potrebbe morire in poche ore.
E' l'incapacità dell'animale di compiere correttamente la muta. Questo dipende dai fattori di temperatura ed umidità si presentano brandelli di pelle vecchia ancora ben attaccati al corpo dell'animale, oppure sotto forma di anelli che "strozzano" gli arti, la coda e le dita. Per risolvere questo problema è sufficiente fare agli animali dei bagni emollienti in acqua tiepida e camomilla.
I sintomi sono perdita di peso, riluttanza a mangiare e diarrea. Le cause possono essere molte: presenza di parassiti interni; l'aggravarsi di altre patologie di origine batterica; ecc. Dunque bisognerà portare l'animale dal veterinario che tramite analisi specifiche valuterà di che malattia si tratta e darà le apposite cure.
E' un'ostruzione, che avviene solo nelle femmine gravide, causata dalle uova; che possono essere troppo numerose o di forma anomala. Provoca la morte dell'animale, quindi se vi trovate con una femmina gravida che ha già superato da un po' il tempo di deposizione, portatela dal veterinario per una radiografia.
La MOM è causata da errata alimentazione e carenza di neon UVB e di calcio. I sintomi sono tremori muscolari, fratture spontanee delle articolazioni, paralisi e inarcamento della mandibola inferiore con conseguenza difficoltà a nutrirsi. La malattia si rivela tramite analisi del sangue e radiografie. Il veterinario valuterà la cura adeguata.
E' in genere causata da freddo o da sbalzi di temperatura. I sintomi principali sono l' oppressione, muco all'interno della bocca, l' ansimare per riprendere fiato dopo aver mangiato. La maggior parte dei Draghi Barbuti prende un raffreddore durante una passeggiata al di fuori del terrario. E' normale prendere il nostro Drago Barbuto per portarlo fuori dal suo terrario, ma l' importante è non lasciarlo passare un'ora su un pavimento freddo. La temperatura normale per questi animali è tra i 28° e i 45°. Un soggiorno di 21° è semplicemente troppo freddo per un Drago Barbuto!
Di solito i parassiti esterni che colpiscono le pogone sono gli acari, piccoli aracnidi di colore bruno-rossastro che succhiano il sangue delle pogone. I draghi malati si presentano con dei puntini color rossiccio che rivestono il corpo, i draghi colpiti dagli acari passano molto tempo in acqua per far annegare i parassiti e di norma è facile vederne galleggiare sull'acqua. Come cura (ce ne sono molte) si usa l'invermectina (diluita in acqua allo 0,001%)- in due trattamenti distanziati 15 gg uno dall'altro- applicandola sia sull'animale che sul terrario.
Quasi tutti i Draghi Barbuti di solito hanno dei vermi all'interno del loro sistema intestinale. Questo non è un problema, ma si dovrebbe tenere un occhio su di essi. Una grave infezione di vermi può essere riconosciuta quando l'animale mangia ma continua a perdere peso e di solito vengono sverminati. I vermi possono essere trattati con un farmaco. La dose di questo farmaco và in base al peso del Drago Barbuto. Và dato due volte: una volta dopo la diagnosi, la seconda dose viene somministrata dopo 10 giorni. Dopo 10 giorni le uova dei vermi potrebbero riemergere, quindi un secondo trattamento è necessario.
Verme
Uova dei vermi
I Flagellati sono parassiti unicellulari che si muovono utilizzando dei piccoli organi frusta. Possono moltiplicarsi, dividendosi in due cellule figlie. I Flagellati possono sconfinare sugli animali attraverso la pelle o attraverso gli alimenti, dopo l'intrusione che si depositerà all'interno degli organi e del sistema intestinale. Essi possono anche apparire all'interno del sangue. Un Drago Barbuto selvatico, nel suo ambiente naturale, di solito porta flagellati all'interno del suo corpo. Di solito l'animale è in grado di gestire questa infezione ma se l'organismo si indebolisce (a causa di malattie, stress ecc) permette di moltiplicare i flagellati rapidamente prendendo il sopravvento su tutto l'organismo, causando danni agli organi e alle mucose. Questi ultimi possono provocare infezioni batteriche secondarie. I sintomi che mostrano gli animali infetti da flagellati sono gli arti gonfi (dovuti a malfunzionamenti del fegato e reni), defecazione acquosa e viscida (provocata da irritazione delle membrane mucose intestinali), il non appettito e un aspetto complessivo malato. Se diagnosticata in tempo, i flagellati possono essere trattati bene con la medicina ''Flagyl''.
Si tratta di una delle parassitosi più diffuse del mondo: detta anche Enterobiasi, l’ Ossiuriasi è provocata da un piccolo nematode parassita obbligato dell’uomo (l’ Enterobius Vermicularis).
L’ animale si infesta ingerendone le uova (contaminazione oro-fecale) e il simpatico vermetto giunge all’intestino già allo stadio adulto. Gli ossiuri (nel mondo anglosassone pinworms) vivono e si accoppiano nella parte prossimale del crasso (appendice e cieco): le femmine gravide migrano verso l’ampolla rettale e di notte superano lo sfintere anale e ivi depongono le uova (già infestanti). Durante la migrazione le femmine rilasciano delle secrezioni allergizzanti, che provocano il sintomo tipico della parassitosi: il prurito anale intenso, soprattutto notturno, che si esacerba ogni 2-4 giorni (in corrispondenza con la migrazione delle femmine).
Talora sono riscontrabili lesioni eczematose e da grattamento a livello dell’ ano e l' animale può presentare anoressia e dolori addominali. Spesso l’ ossiuriasi è causa di orticaria cronica. Nelle infestazioni massive può capitare di vedere i vermi nelle feci, che assumono l’aspetto a “formaggio grattugiato”.
La classe comprende sia specie conducenti vita libera che parassiti.
Le specie libere sono numerose nei terreni umidi, nei sedimenti dei fondali acquatici e nelle sorgenti termali. I nematodi sono rappresentati in ciascun livello trofico della rete alimentare degli organismi eterotrofi. Alcune specie libere sono erbivore, altre fungivore o batterivore. Altre specie sono invece carnivore e si nutrono di microrganismi, piccoli invertebrati e di altri nematodi, compresi individui della stessa specie (cannibalismo).
I nematodi parassiti infestano un gran numero di animali e di piante. Alcuni nematodi vivono sulla superficie di organismi acquatici e molti riescono ad infestare i vertebrati terrestri, compreso l'uomo, insinuandosi nel sistema digerente, in quello circolatorio o incistandosi nell'apparato muscolare. Altri parassiti sono dotati di un apparato boccale, provvisto di stiletti, atto alla perforazione delle pareti cellulari delle radici delle piante, in modo da potersi alimentare dei succhi vegetali; sulle piante possono provocare deperimenti, ingiallimenti e appassimenti delle foglie, formazione di galle sulle radici. La loro attività è causa della perdita di numerosi raccolti; in particolare, le colture agrarie possono subire attacchi da nematodi: Tilenchidi, Heteroderidi, Pratilenchidi, Afelenchoididi e Longidoridi.
Nota: Se avete dei dubbi che il vostro animale è malato, si prega di farlo visitare da un veterinario esperto! Noi non siamo dei veterinari quindi possiamo solo descrivere le nostre esperienze. I farmaci occorrenti per questo tipo di cure sono disponibili solo presso una clinica veterinaria.
- Inattività
- Dimagramento
- Appetito assente, scarso, anoressia, disoressia (appetito diminuito)
- Vomito, rigurgito
- Diarrea, sangue , feci maleodoranti, cloaca sporca
- Defecazione ridotta, assente
- Problemi di muta, disecdisi (muta anomala)
- Lesioni cutanee, ferite, ustioni, cute untuosa o troppo secca, filamenti
- Gonfiori, noduli e masse
- Gonfiore a livello delle tasche degli emipeni (alla base della coda)
- Parassiti, presenza di acari (puntini scuri, rossicci o giallastri)
- Colorazoni anomale, macchie, colore permanentemente scuro
- Deformità della mandibola e della testa
- Deformità della colonna e degli arti
- Alterazioni della postura (ad esempio mancato sollevamento del tronco)
- Alterazioni della rima labiale
- Punta della lingua sempre visibile
- Rumori respiratori, respirazione a bocca aperta
- Problemi oculari, ritenzione dell'occhiale, occhi chiusi o alterati
- Sintomi neurologici: movimenti anomali, tremori, barcollamento, rotolamento
- Incapacità di catturare la preda
- Ritenzione delle uova, ventre gonfio in una femmina adulta (stasi follicolare o delle uova).
- Neonati
Alcune informazioni sono state lette sui seguenti siti:
www.pogona.it
www.sanguefreddo.it
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