Le tartarughe appartenenti a questo genere hanno sviluppato un adattamento che le rende uniche fra i cheloni. Queste testuggini, ad eccezione di
K.natalensis, posseggono una cerniera cartilaginea che sostituisce la sutura delle placche ossee al di sotto degli scuti.
A differenza di altre tartarughe (terrapene, cuora, alcuni kinosternidi, ecc..) dove la cerniera è nel piastrone, nelle
Kinixys si trova nel carapace fra la 2a e la 3a placca costale e permette la completa chiusura del posteriore. La forma allungata della corazza permette alla tartaruga di poter ritrarre la testa molto all’interno della guscio.Una “strategia” difensiva di queste tartarughe è quella di posizionarsi davanti ad un tronco o ad una grossa pietra in modo da rendere inaccessibile l’apertura frontale, la cerniera viene quindi chiusa proteggendo gli arti posteriori e la coda e rendendola praticamente inattaccabile dai predatori. La possibilità di poter muovere la parte posteriore del carapace sembra che aiuti le femmine durante la deposizione.
Kinixys belliana zombensis in recinto
KINIXYS BELLIANA
di Matteo Vanini
Regno:
Animalia
Phylum:
Chordata
Classe:
Reptilia
Ordine:
Testudines
Sottordine:
Cryptodyra
Superfamiglia:
Testudinidae
Genere:
Kinixys
Specie:
belliana
Areale di distribuzione
Kinixys belliana occupa un vasto areale nell’Africa subsahariana.
Vive in regioni dove si alternano stagioni secche e stagioni piovose, possiamo trovarla nella savana, nelle praterie e nelle zone limitrofe a boschi.
Nella stagione secca, si difende con l'estivazione interrandosi nel fango, per contrastare la disidratazione possiede delle sacche anali di grandi dimensioni che vengono usate come serbatoio d'acqua.
Kinixys belliana belliana : distribuita nel Congo, Etiopia, Somalia, Uganda e Kenia.
Kinixys belliana nogueyi: occupa l'Africa dell'ovest, nella fascia che va dal Camerun al Senegal.
Kinixys belliana zombensis: presente in Tanzania e Sud Africa.
Caratteristiche Fisiche
Comparazione fra Kinixys belliana zombensis(sinistra) e Kinixys belliana nogueyi(destra)
Kinixys belliana è una tartaruga di taglia medio piccola raggiungendo al massimo una grandezza di 22cm circa.
Il carapace si presenta appiattito, lievemente declinante sulla parte anteriore e molto arrotondato nella parte posteriore, le zampe posteriori sono lunghe ed esili rispetto alle anteriori e tengono la tartaruga molto sollevata dal terreno conferendole una camminata particolare.
La colorazione è molto variabile, anche a seconda della sottospecie:
In
Kinixys belliana nogueyi la colorazione tipica può avere un pattern uniforme che va dal marrone scuro al giallo o con striature di colore chiaro. Si distingue da
K.b.belliana principalmente per avere 4 dita nelle zampe anteriori anziché 5.
In K.b.zombensis il pattern è caratterizzato da striature radiali gialle e “scacchi” marrone scuro che formano figure geometriche simili a triangoli.
Il piastrone è giallo con striature marroni più o meno scure.
Dimorfismo sessuale
Il dimorfismo sessuale è evidente, i maschi presentano una coda più lunga e grossa delle femmine. Il piastrone inoltre è concavo nei maschi e piatto nelle femmine. Nella foto a sinistra il maschio ed a destra la femmina.
Alimentazione
In natura questi animali hanno un'alimentazione onnivora e si nutrono oltre alle erbe, di frutta caduta dagli alberi, insetti, larve, chiocciole e resti di carcasse animali.
In cattività preferiamo fornire ai nostri animali una dieta prevalentemente erbivora, sono indicate verdure a foglia come tarassaco, piantaggine, radicchi verdi e rossi, cicoria e funghi. Integriamo saltuariamente la dieta con frutta, come melone, fragole, papaya, pere, mele che va somministrata ben matura per evitare problemi intestinali e con proteine animali come lombrichi, tarme della farina e piccole chiocciole.
Un’osso di seppia viene lasciato sempre a disposizione come riserva di calcio.
Fornire un’alimentazione varia e bilanciata è la base per assicurare ai nostri animali una vita sana.
Mantenimento in cattività
E’ possibile allevare
Kinixys belliana all'aperto nei soli mesi estivi, creando ampie zone d'ombra nel recinto, ove la tartaruga potrà rifugiarsi nelle ore più calde. Il recinto dovrà essere ben piantumato per creare rifugi dove gli animali passeranno la gran parte del loro tempo. Delle zone con terreno morbido(come torba bionda) saranno gradite a queste tartarughe che amano interrarsi. Nel nostro recinto utilizziamo un irrigatore goccia a goccia che si attiva negli orari più caldi per rinfrescare il terreno.
Queste tartarughe sono abbastanza delicate e incappano facilmente in problemi respiratori, per questo sarà opportuno porre molta attenzione alle correnti d’aria, agli sbalzi di temperatura e negli spostamenti dal ternario al recinto.
L'accesso all'acqua deve essere sempre disponibile, fornendo all'interno del recinto un recipiente basso e largo con acqua pulita, ove la tartaruga possa bere e bagnarsi.
Per l’inverno è indispensabile alloggiare gli animali in ternario riscaldato in quanto queste tartarughe solitamente non vanno in letargo.*
Sono tartarughe timide ed è quindi necessario predisporre rifugi e barriere visive per limitare lo stress degli animali, in particolar modo ai soggetti di cattura che devono ancora adattarsi alla cattività.
Per questo scopo utilizziamo corteccia di sughero e palme di chamadorea elegans che sopravvivono bene in ternario e non vengono mangiate dagli animali(inoltre non ci risultano essere tossiche).
Anche se spesso si sente dire il contrario, una volta abituate alla presenza umana, queste tartarughe perdono la timidezza iniziale dimostrandosi curiose ed accettando il cibo dalle mani.
Ricreiamo stagioni umide e stagioni secche seguendo quelle naturali:
Durante i periodi umidi nebulizziamo acqua con un irrigatore fino ad ottenere umidità elevata del 80/90%, queste irrigazioni vengono rarefatte nella stagione secca fino ad arrivare ad un umidità del 50/60%.
Dopo anni di esperienza con vari tipi di substrato abbiamo scelto di utilizzare unicamente torba bionda di sfango non fertilizzata ricoperta da foglie secche. Uno spessore di 15cm è sufficiente per permettere alle tartarughe di interrarsi e eventualmente di deporre.
Le temperature che teniamo sono di 35°C(e superiori) nella zona calda e 22/24°C nella zona fredda.
Se il terrario è situato in ambiente riscaldato, il calore può essere fornito unicamente da una lampada spot UVA o da lampade ai vapori di mercurio.
E' necessario fornire una buona irradiazione di raggi UVB tramite lampade apposite, per permettere la sintesi della vitamina D3 e quindi la corretta assimilazione del calcio. A questo proposito è utile anche lasciare un osso di seppia intero a disposizione in quanto costituisce un'ottima riserva di calcio.
*Gli esemplari provenienti dal Sudafrica in natura affrontano un periodo di letargo, in cattività può essere evitato per non mettere a rischio la salute degli animali. Nel caso si decida di effettuarlo per stimolare la riproduzione dev’essere necessariamente di tipo controllato. Per le temperature si consiglia di cominciare con periodi di bruma con temperatura di 15°C per verificare come reagisce l'animale e fare successivamente le valutazioni sulle modalità e temperature di letargo.
Consigli per gli acquisti.
Negli ultimi anni la disponibilità di
K.b.nogueyi sul mercato terraristico è notevole e sono facilmente reperibili esemplari di taglia adulta, la maggior parte provenienti dal Togo; altre sottospecie come K.b.zombensis e K.b.belliana invece sono più difficili da trovare in commercio. Benché
K.b.nogueyi venga venduta a prezzi molto ridotti non mi sento di consigliarne l’acquisto per chi non abbia esperienza con tartarughe esotiche di cattura e farm in quanto spesso presentano problemi di salute e non tutte si adattano facilmente alla cattività. Questi animali spesso presentano problemi comuni alle tartarughe di cattura e di farm e quindi è consigliato un attento esame sulle condizioni di salute prima dell’acquisto. Gli occhi non devono avere difficoltà ad aprirsi e non devono apparire infossati, l’apertura cloacale dev’essere pulita e priva di odori sgradevoli. Fra le
patologie di queste tartarughe abbiamo riscontrato disidratazione, enteropatie di varie entità, diarrea, parassitosi in particolar modo da protozoi flagellati, ossiuri ed ascaridi, zecche, micosi(abbastanza comuni al piastrone) e patologie legate all’apparato respiratorio. E quindi vivamente consigliata una visita veterinaria dopo l’acquisto con immediata(quando possibile) analisi delle feci.
Riproduzione di Kinixys belliana nogueyi
Clicca sulle immagini per ingrandire:
La coppia di tartarughe protagoniste di quest’articolo è con me dall’inizio del 2009; il maschio misura 15 cm di lunghezza per 600g di peso e la femmina 17cm per 850g di peso circa, sono animali di cattura. Dopo l’acquisto sono state sottoposte a controllo veterinario, successivamente all’esame delle feci è stato effettuato il trattamento antiparassitario per protozoi flagellati ed ossiuri e sono state rimosse le piccole zecche che avevano attaccate alla cerniera cartilaginea. La femmina presentava una micosi al piastrone che è stata curata. Nei primi tempi sono state tenute sotto stretto controllo e sottoposte ad un periodo di quarantena di 6 mesi. Gli accoppiamenti si sono susseguiti per tutto il periodo estivo fino al primo periodo autunnale. Alla fine di ottobre, dopo aver individuato le uova tramite la palpazione, ho proceduto nell’effettuare una radiografia che ha evidenziato quattro uova già completamente calcificate. Per facilitarne il ritrovamento la femmina è stata spostata in un terrario adibito alla deposizione, una vasca di polietilene di 90x60cm con 20 cm di torba bionda come substrato, dotata di rifugio, lampada spot e uvb. L’animale non ha mostrato segni di stress per il trasferimento. Prima della deposizione il peso della femmina era di 845g. Il 3 novembre 2009 sono state deposte quattro uova di 19/20g e 33x39mm in una buca profonda 10/15cm che è stata ricoperta perfettamente.Le uova sono state poste in incubatrice utilizzando come substrato vermiculite inumidita con acqua in rapporto di peso 2:1, umidità del 80/90% e temperatura di 28/29°C. I primi segni di fertilità delle uova si sono manifestati dopo circa due settimane dalla deposizione. Il primo nato è uscito dopo un’attesa di 121 giorni con un peso di 16g e 37mm di dimensioni dimostrandosi reattivo e vitale. La piccola tartaruga è stata tenuta in incubatrice per circa due giorni, fino al completo riassorbimento del sacco vitellino, successivamente è stata posta in un piccolo ternario con set up simile a quello degli adulti ma con umidità più elevata. La torba bionda utilizzata come substrato e gli arredi del terrario sono stati precedentemente sterilizzati con il forno a microonde. Non appena è stato messo a disposizione del cibo, cicoria e fragole, la nuova nata ha cominciato ad alimentarsi immediatamente. Le altre 3 uova sono schiuse fra il 142esimo ed il 143esimo giorno Le piccole tartarughe verranno alimentate con una dieta composta prevalentemente da erbe con saltuarie integrazioni di frutta ed insetti.
Schiusa di Kinixys belliana nogueyi x zombensis:
Clicca sulle foto per ingrandire:
Una curiosità: ho avuto una deposizione di uova “ibride” da una
Kinixys belliana zombensis di 600g accoppiatasi con il mio maschio di
K.b.nogueyi. La deposizione è avvenuta il 24 dicembre 2009 e consisteva in 3 uova di forma allungata di 15g e 28x39mm. Solo un piccolo è nato dopo un’attesa di 131 giorni.
Alla fine del 2010 ho avuto 4 deposizioni per un totale di 14 uova, a breve i dettagli!
Aggiornamento 01/06/2011
Ho avuto 4 deposizioni fra la fine 2010 e l'inizio del 2011.
Una tartaruga ha deposto due volte, il 18/11/2010 e il 29/12/2010 per un totale di 8 uova di cui 7 buone.
Una ha deposto 3 uova il 14/12/2010 ma solo una ha schiuso.
Una ha deposto 3 uova il 07/01/2011, le uova sono tutte fertili ma sto aspettando ancora che schiudano, dovrebbe mancare poco.
Le ho incubate in vermiculite inumidita con acqua in rapporto 2:1 a 28°C circa con un'umidità del 90% circa, non ho avuto scaglie anomale quest'anno.
Per ora mi sono nati 7 piccoli per ora e sto aspettando che nascano gli altri 4.
Il primo piccolo della covata del 18/11/2010 ha bucato l'uovo dopo 141 giorni.
Ecco alcune foto:
Comparazione con un baby nato nel 2010:
La scheda è in continuo aggiornamento, tornate a visitarla presto per leggere le novità!!!
Bibliografia e letture consigliate:
Testudo Magazine N°14
http://www.testudoedizioni.com/index...0Magazine%20.2
The African Hinge-back Tortoises - David T. Kirkpatrick, Ph.D
Tortoises, Terrapins & Turtles of Africa - Bill Branch.
Kinixys, the Hingeback Tortoises -Reptilia, the European herp magazine N°4
Turtles of the world - Turtles of the World > Introduction
Kinixys(Hinged Tortoise) Care - Misty Corton
Western Hinge-back Tortoise, Kinixys belliana nogueyi Tortuga Gazette 30(1) 1-3, January 1994 - Lisa Morris
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