Benvenuto su Tartarugando, il forum tematico specializzato nell'allevamento di tartarughe e di altri rettili.
REGISTRATI per entrare a far parte della nostra community! Ti aspettiamo!
  • Pogona vitticeps (drago barbuto)

    Il Drago Barbuto dalla Testa Striata, Pogona Vitticeps, appartiene agli agamidi, famiglia di sauri che comprende circa trecento specie in due sottofamiglie (agamini - cui appartengono anche i draghi barbuti - e leiolepini - cui appartengono gli uromastici e le agame farfalla) e cinquantadue generi, distribuiti quasi esclusivamente nel vecchio mondo, soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali.


    Classificazione

    Classe:Reptilia
    Ordine: Squamata
    Sottordine: Sauria
    Superfamiglia: Iguania
    Famiglia: Agamidae
    Sottofamiglia: Agaminae 50 Generi
    Genere: Pogona

    Il drago barbuto può arrivare a misurare dai 40 ai 60 cm, gli arti sono corti e robusti, la coda è lunga circa una volta e mezza il corpo. La colorazione varia dal grigio al marrone; alcuni esemplari e mutazioni di colore presentano una forte tinta rossa o gialla.
    E’ distribuito nella parte orientale dell’Australia centrale, che dal punto di vista climatico è un’area secca con scarse precipitazioni.
    La vegetazione prevalente nel biotopo di questo sauro è quella tipica del bosco secco, del deserto e delle savane.
    E’ la specie più commercializzata per la dimensione, l’indole docile e la possibilità di selezionare variazioni di colore.
    Dal 1980 l’Australia ha intrapreso una politica restrittiva per quanto riguarda le esportazioni.
    Il divieto d’esportazione ha fatto sì che questi animali non fossero inseriti nelle liste CITES, cosa che ha favorito la movimentazione tra erpetofili europei e statunitensi di animali originati dalla riproduzione di draghi usciti dall’Australia prima del 1980 o in seguito illegalmente.


    Terrario

    Il terrario per una Pogona può avere dimensioni variabili in relazione alla taglia dell’animale.
    Per evitare di dover sostituire con una certa frequenza il terrario, è consigliabile usare direttamente un terrario di 120x60x50h. cm ovvero di dimensioni tali che permettono di mantenere una coppia di questi stupendi rettili. Le teche disponibili in commercio possono essere costruite in diversi materiali come legno o vetro, con apposite aperture per garantire una corretta aereazione della teca.
    L’aereazione è fondamentale per non fare aumentare eccessivamente l’umidità che deve essere < 40%.

    Esempio di rack da allevamento




    Esempio di terrari Biotopo




    Lampade UVB

    La Pogona essendo un sauro deserticolo necessita di un adeguato impianto di illuminazione, il terrario dovrà essere munito di una lampada compatta o neon a emissione UVB con una percentuale di almeno 5/8 %.
    Queste lampade devono essere sostituite ogni 6 mesi, indipendentemente da quanto scritto sulla confezione. Perché questi raggi UVB possano avere l’effetto desiderato sull’animale, lo devo raggiungere senza mezzi che lo possano filtrare come vetro, plastica, ecc.. inoltre devono essere a una distanza massima dall’animale di 30 cm perché questi possa trarne beneficio.
    Un rettile in natura passa molte ore al giorno a riposarsi al sole, assorbendo molti raggi ultra violetti (UVB). Questa lunghezza d’onda è necessaria al corpo per sintetizzare la vitamina D3 indispensabile all’adeguato assorbimento del calcio dal tratto gastrointestinale.
    La vitamina D3 viene sintetizzata a livello della cute e l’insufficiente esposizione ai raggi UVB può predisporre il vostro animale da compagnia alla MOM (malattia ossea metabolica), una condizione comune nei rettili tenui in ambiente controllato che può essere fatale se non identificata in tempo e conseguentemente trattata.

    Neon e compatta





    Riscaldamento

    Il terrario oltre alle lampade UVB devono essere muniti di una fonte di riscaldamento, per questo si possono usare delle lampade spot acquistabili presso ferramenta o centri brico a pochi euro, è molto importante che acquistiate uno spot di adeguato wattaggio, questo perchè più grande sarà il terrario maggiori watt dovrà avere lo spot.
    Il terrario dovrà avere una zona calda in cui la temperatura dovrà essere sui 30/32 gradi, una zona fresca che dovrà essere 26/28 gradi e una zona basking (sotto lo spot) che dovrà raggiungere almeno 45 gradi.
    Evitate assolutamente cavetti e tappetini riscaldanti dato che riproducono una fonte di calore innaturale, la pogona in natura riceve fonti di calore dall'alto e non dal baso !!
    Durante la notte le temperature non devono mai scendere al di sotto dei 18°C e il fotoperiodo deve essere di 12 ore di luce e 12 ore di buio. Se le temperature notturne dovessero scendere sotto i 18°, per il riscaldamento durante la notte meglio usare lampade di ceramica regolate da un termostato.

    Lampada Spot





    Arredamento Terrario

    Per il benessere degli animali e per soddisfare le loro esigenze di arrampicatori è bene inserire nel terrario dei rami o dei sassi su cui le pogona si possono arrampicare. Dal momento che amano riposare su di una superficie rialzata (tronco o sasso) e godersi il sole (UVB+spot) sarà comune trovarli arrampicati a crogiolarsi al sole.
    Il fondo del terrario deve essere facilmente pulibile e innocuo per gli animali.
    A questo scopo si può usare un tappetino di erba sintetica o di gomma (anzi, più di uno in modo che quando ne usiamo uno l’altro lo possiamo lavare) o la carta (economica e facilmente sostituibile).
    Il fondi come la sabbia, la corteccia e altri materiali simili sono altamente coreografici e molto belli da vedere, ma presentano dei rischio come la maggiore contaminazione e la possibilità che i pogona li possano ingerire, con conseguente costipazione.
    Si sconsiglia di utilizzare la sabbia fino a quando l'animale non abbia raggiunto i 25/30 cm di lunghezza.

    Alimentazione

    La pogona proviene da regioni in cui il cibo è scarsamente distribuito sul territorio per cui accettano un ampia varietà di cibi differenti.
    I draghi barbuti sono onnivori nutrendosi sia di alimenti di origine vegetale che di origine animale, compresi gli insetti.
    Hanno una buona vista e un buon olfatto.
    I giovani pogona in accrescimento tendono ad essere prevalentemente carnivori mentre gli adulti tendono ad essere prevalentemente erbivori (Cosa che purtroppo spesso non accade, determinando la comparsa di malattie anche letali).
    Come linea guida, la dieta deve essere 50% erbivora e 50% carnivora, con differenze a seconda dell’età.
    Nei giovani soggetti 70%carnivori e 30% erbivori, mentre negli adulti 70% erbivori e 30% carnivori.
    Solitamente devono essere nutriti 1-2 volte al giorno fino a 6 mesi d’età, i soggetti adulti possono essere nutriti con gli insetti anche solo 3 volte la settimana, mentre le verdure dovranno essere servite giornalmente.
    I giovani al di sotto di 2 mesi d’età devono essere nutriti anche 2 volte al giorno.
    Molto dipenderà dall’appetito del vostro drago barbuto, l’importante é non esagerare


    Alimenti di origine vegetale

    I pogona possono essere nutriti con vegetali e fiori.
    Possono essere usati tutte le verdure a foglia verde come indivia, radicchio, tarassaco, rucola, radicchio ed insalata rossa, peperoni, zucchine.







    Alimenti di origine animale

    I grilli sono la base della loro alimentazione e ormai possono facilmente essere reperiti in commercio anche attraverso spedizioni a domicilio.
    Oltre ai grilli si possano somministrare blatte, kaimani (Zophobas morio) camole della farina (Tenebrio molitor) Possono essere somministrati anche insetti come le camole del miele ma solo saltuariamente in quanto molto ricche di grassi con la possibilità che queste determinino patologie epatiche come steatosi e lipidosi.







    Integrazione

    Molto fondamentale sarà fornire un'adeguata integrazione di carbonato di calcio e calcio con vitamina D3 che può essere reperito in commercio presso negozi e strutture specializzate.
    Dunque sarà sufficiente spolverare le verdure e gli insetti prima di somministrarli, il calcio con vitamina D3 dovrà essere somministrato due volte la settimana mentre il carbonato di calcio i restanti giorni.




    Riproduzione

    La pogona raggiunge la maturità sessuale a circa 8/12 mesi, si sconsiglia comunque di non riprodurre animali che non abbiano raggiunto un peso di almeno 250/300 gm.
    Una femmina incinta la si riconosce immediatamente per l'addome gonfio, l'aumento consistente di appetito e l'incessante frenesia di scavare.
    A questo proposito si dovrà mettere nel terrario una vasca per la deposizione riempita con della sabbia o torba umida, io personalmente utilizzo sabbia di fiume, noterete che l'animale inizierà incessantemente a scavare nella vasca per cercare un punto dove deporre le uova, un'animale sano e ben nutrito può deporre dalle 20 alle30 uova, inoltre possono verificarsi nuove deposizioni nonostante l'animale si sia accoppiato un'unica volta, questo perché può verificarsi una ritenzione spermatica.
    Una volta deposte le uova dovranno essere prelevate e riposte in un contenitore con coperchio, all'interno del contenitore dovrà essere messa della vermiculite bagnata in rapporto 1:1 o 1:0.8 (100 grammi acqua - 100 grammi vermiculite o 100 grammi vermiculite - 80 grammi acqua ), adagiate le uova sopra la vermiculite con molta delicatezza e chiudete il coperchio del contenitore, una volta chiuso sarà utile segnarsi il peso in modo da controllare l'eventuale acqua evaporata e aggiungerla se necessario, fatto ciò dovrete inserire il contenitore dentro l'incubatrice e impostare una temperatura di 28/30 gradi, la schiusa delle uova a queste temperature avviene in circa 50/60 giorni.

    Accoppiamento



    Deposizione



    Vaschetta con vermiculite dove adagiare le uova



    Schiusa delle uova



    Primo giorno di vita



    Gestione Neonati

    Uno o due giorni prima della nascita le uova cominceranno a presentare sul guscio delle goccioline d’acqua. I piccoli generalmente nascono in tempi molto vicini l’uno dall’altro, di solito entro 24 ore dalla prima schiusa. Osservando per la prima volta una covata in schiusa si può avere la tentazione di aiutare i piccoli ad uscire dall’uovo, perché sembrano sfiniti e troppo deboli per farlo.
    L’uscita dall’uovo non è un processo rapido e continuo: la lucertolina fa dei movimenti energici, poi si ferma immobile a riposarsi spesso con gli occhi chiusi e dà l’impressione di essere morta o poco vitale.
    Il più delle volte va tutto bene ed è opportuno non cedere alla tentazione di aiutarli ad uscire, in modo da evitare con manualità scorrette di ferirli e di danneggiare i vasi ombelicali che possono essere ancora collegati al sacco vitellino.
    L’alimentazione sarà la stessa che per gli adulti, ma adeguatamente dimensionata e naturalmente integrata con calcio. In linea di massima sono sicuramente più attratti dagli insetti, ma possono essere abituati precocemente ai vegetali.
    Immediatamente dopo la schiusa i neonati vanno mantenuti su di un substrato di carta morbida leggermente inumidita, ad una temperatura di circa 30°C, fino a che non si sarà completamente riassorbito il sacco vitellino. Questo per evitare infezioni o prolassi del sacco vitellino attraverso la cicatrice ombelicale.
    Passato questo periodo, i neonati vanno mantenuti nelle stesse condizioni ambientali (fotoperiodo, luce, temperatura/gradiente termico, umidità) già descritte per gli adulti.
    Inizialmente si utilizzeranno piccole teche da 80 X 60 X 40 per 4-5 esemplari, con arredamento essenziale in cui sia compreso almeno un rifugio e del substrato di carta.
    Si consiglia di separare la covata in gruppi di pochi soggetti per monitorare più efficacemente ogni singolo esemplare, per evitare eccessive competizioni per il cibo e per separare soggetti più deboli o eccessivamente aggressivi.


    Emergenze nei Rettili

    E' estremamente errato definire i rettili come animali a sangue freddo, essi sono eterotermi ovvero animali che regolano la loro temperatura corporea in base alla temperatura dell'ambiente in cui vivono.
    La temperatura ambientale quindi, influenzando la temperatura corporea, regola anche il metabolismo dell'animale la cui regolare attività é indispensabile per il corretto funzionamento di ogni organo, apparato e sistema dell'organismo.

    Ma quali sono i campanelli d'allarme?
    Di seguito alcuni segni che possono esprimere un segno di malessere:
    • Gestione non corretta
    • Inappetenza
    • Aumento di volume dell'addome
    • Difficoltà respiratorie
    • Scolo nasale
    • Soffi e sibili respiratori
    • Alterazioni della colorazione del cavo orale
    • Placche giallastre o biancastre del cavo orale
    • Alterazioni della colorazione della livrea
    • Mancata produzione di feci per lunghi periodi di tempo
    • Presenza dii parassiti nelle feci
    • Postura anomala del corpo (lordosi, cifosi, stargazing)
    • Immobilità e riluttanza a muoversi
    • Perdita di peso
    Nel caso in cui il tuo rettile presentasse uno di questi segni clinici non perdere tempo inutile, contattate immediatamente un veterinario specializzato in animali esotici.
    In tutti gli animali esotici, specialmente in rettili, esitare e lasciar passare troppo tempo dalla comparsa dei sintomi significa compormettere seriamente le possibilità di guarigione del Vostro animale.

    Medicina e Chirurgia nei Rettili

    Un rettile può essere un ottimo animale da compagnia ed entrerà a far parte della nostra famiglia per molti e molti anni. Per la salute di questi stupendi animali da compagnia, le cure gestionali e la prevenzione delle malattie rivestono un ruolo molto importante.
    Il Medico Veterinario che si occupa in modo professionale della salute dei vostri rettili sarà in grado di fornirvi preziosi consigli sulla prevenzione e la cura delle malattie, nonché sulla gestione in ambiente controllato del vostro animale.
    Molte malattie che colpiscono i rettili tenuti in ambiente domestico, derivamano infatti da una errata gestione o da una errata alimentazione. Temperatura, umidità ed esposizione ai raggi solari sono tra i primi requisiti da soddisfare per il corretto mantenimento dell'animale.
    Perché devo portare il mio rettile dal veterinario anche se apparentemente sta bene?
    Ovviamente prevenire è meglio che curare. E' importante sapere che i questi animali, come gli uccelli, mascherano molto bene i segni clinici di malattia. Questo è semplicemente istinto di sopravvivenza e ogni animale che in natura mostra segni di malessere può essere oggetto di attacchi da parte di predatori o di individui dello stesso gruppo. Mostreranno i segni di malessere solo quando le loro condizioni di slave sono talmente tanto gravi da impedirgli di mascherarli. Per evitare che un rettile ammalato sia un rettile morto, è importante che queste specie vengano portate a far visitare non appena si individui un minimo segno di malessere, senza perdere tempo inutilmente o fare prove empiriche o per sentito dire.
    Animali appena acquistati o in cattivo stato di salute devono essere sottoposti a visita il prima possibile. I tentativi terapeutici per sentito dire o empirici, non danno nessun effetto se non quello di mettere seriamente a rischio la vita dell’animale e di compromettere il lavoro del Medico Veterinario che lo dovrà visitare (oltre che di aumentare il costo delle cure necessarie per guarirli). Al giorno d’oggi i Medici Veterinari, grazie agli enormi sviluppi della scienza e delle tecniche diagnostiche possono fare molto per i vostri animali, ma non possono fare i miracoli quando la situazione é già gravemente compromessa!!