Area di distribuzione
Dal Missouri al Texas fino alla Georgia e al Nord della Florida nelle pianure umide e paludi in prossimità di boschi e foreste.
Classificazione
Regno:
Animalia
Phylum:
Chordata
Classe:
Reptilia
Ordine:
Testudines
Sottordine:
Cryptodira
Superfamiglia:
Testudinoidea
Famiglia:
Emydidae
Genere:
Terrapene
Specie:
Terrapene carolina
Sottospecie:
Terrapene carolina triunguis
Altre sottospecie:
T. carolina carolina
T. carolina bauri
T. carolina major
T. carolina mexicana
T. carolina yucatana
Caratteristiche fisiche
La
Terrapene carolina triunguis, che raggiunge una lunghezza di 16 cm, ha un carapace molto arrotondato di colore variabile dal giallo ocra al nocciola, mentre il piastrone, nel quale è presente la caratteristica cerniera che le permette di chiudersi ermeticamente in caso di pericolo, è tendenzialmente giallo con alcune striature brune.
Una delle caratteristiche che differenziano questa sottospecie dalle altre
Terrapene è la presenza di tre sole dita (tranne in rari casi in cui ne ha quattro) negli arti posteriori.
Dimorfismo sessuale
Il maschio è riconoscibile dalle vivaci striature rosso e arancio presenti sul collo e sulla testa ed in particolare dalla colorazione rosso intenso dell'iride. La coda è più lunga e grossa e l'apertura cloacale distante dalla base, mentre il piastrone è leggermente concavo, le unghie degli arti posteriori sono robuste, corte e ricurve.
La femmina ha colori più smunti, una coda più corta e stretta con l'apertura cloacale spostata verso la base e le unghie degli arti posteriori sono sottili e diritte.
Alimentazione
La
T. c. triunguis è onnivora, il 50% della dieta è composto da lombrichi, chiocciole, lumache, grilli, larve, camole...che devono essere forniti possibilmente vivi in quanto questa tartaruga ama molto cacciare.
Il restante 50% della dieta è composta da vegetali e frutta. I cuccioli nel primo anno di vita sono attratti unicamente da cibi di origine animale, ma è bene abituarli ad assumere anche vegetali.
Allevamento
E' importantissimo ricreare al meglio nel recinto all' aperto l' habitat naturale di origine di questa specie, per ottenere risultati nella crescita e nella riproduzione. Si dovrà quindi allestire un recinto ad ambiente prevalentemente umido con ampie zone d'ombra, esposto al sole del mattino. Indispensabile una pozza d'acqua, ottenibile interrando un ampio sottovaso, nel quale possano immergersi completamente, non più profonda di una decina di cm., per evitare rischi di annegamenti, in quanto queste tartarughe non sono in grado di nuotare.
Altrettanto importante è piantare tanti cespugli nei quali possano nascondersi dalla calura.
Accoppiamento e riproduzione
Gli accoppiamenti si hanno con maggior frequenza a primavera, proseguendo poi durante tutta l'estate ma con minore intensità. La copula avviene soprattutto dopo forti pioggie o temporali. Il maschio dopo un corteggiamento alquanto cruento, durante il quale morde le zampe della femmina, infila le zampe posteriori tra il piastrone e il carapace della femmina (ottenendo qualcosa simile ad una leva) ed inizia l' accoppiamento, lasciandosi andare all'indietro. Tutto questo può durare anche qualche ora, tempo in cui la femmina spostandosi, trascina con se il maschio. Le deposizioni (normalmente 2-3 a stagione) avvengono dopo circa 20-30 giorni dall'accoppiamento, con un numero di uova deposte, variabile da 2 a 5 per volta, anche in base alle dimensioni della femmina. Le
T.c. triunguis di norma scelgono le prime ore del mattino o il tardo pomeriggio per deporre e sono molto attente a mimetizzare il nido (a forma di fiasca) che creano utilizzando le zampe posteriori, rendendolo praticamente invisibile ai possibili predatori.
Le uova vanno incubate a 26-28 gradi, temperature più alte possono dare cuccioli deformi o con scaglie anomale. L'umidità deve essere mantenuta all' 85-90 %, per facilitare questo è sufficente inserire le uova all'interno di un contenitore in plastica, forato, con coperchio, adagiandole su vermiculite ben inumidita.
Cura dei piccoli
Dopo 60-80 giorni le uova si schiuderanno. I cuccioli appena nati misurano circa 3 cm. e per una decina di giorni solitamente si disinteressano al cibo. E' importante tenerli in ambiente molto umido ed utilizzare un substrato di torba di sfagno miscelata con terriccio, oppure fibra di cocco, il tutto inzuppato di acqua. Si possono poi utilizzare foglie secche e qualche rifugio ricavato da vasi di argilla tagliati a metà, per far sì che i cuccioli si sentano più sicuri potendosi nascondere. I primi mesi si alimenteranno con piccoli invertebrati (lombrichi, camole, grilli, larve, chioccioline, limacce...) poi crescendo inizieranno ad alimentarsi anche con cibi vegetali (tarassaco, trifoglio, piantaggine, indivia, radicchio, funghi...) e frutta matura (fragole, lamponi, more, albicocche...)
In terrario la temperatura diurna deve essere compresa fra i 24 e i 30 gradi, mentre quella notturna può scendere a 20°.
Note
Questa tartaruga necessita di un periodo di letargo dai primi di novembre alla fine di marzo.
Per favorire una entrata graduale in ibernazione, dalla fine di settembre - primi di ottobre, sposto le
T.c. triunguis in un recinto ricavato in una serra di policarbonato, dove lentamente si addormentano, senza dover subire gli sbalzi di temperature del periodo che, allevandole al Nord Italia, potrebbero creare qualche problematica. In questo modo posso ricreare al meglio le condizioni climatiche presenti nel loro habitat di origine (vedi cartina). Al loro risveglio (verso metà marzo) rimarranno in serra per un' altro mesetto per poi essere definitivamente alloggiate nel recinto esterno.
Legislazione
La
T. carolina triunguis è in appendice II CITES all. B
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