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  • Scheda erbe selvatiche

    In questo articolo sono contenute utili informazioni sulle erbe selvatiche adatte per l'alimentazione delle tartarughe terrestri: foto di piante e fiori, descrizione, proprietà nutritive e modalità di somministrazione.

    Un ringraziamento speciale va a Gardo, autore di questo lavoro, che speriamo quanto prima di avere con maggiore assiduità qui con noi su Tartarugando! Ogni contributo per lo sviluppo e l'arricchimento di questa scheda sarà ben gradito e considerato nelle prossime revisioni del lavoro. Non mi resta che augurare buona lettura a voi e buon appetito alle vostre tartarughe.
    Borragine
    Borago Officinalis


    Vista d'insieme di una pianta di Borragine

    Descrizione:
    Diffusa in gran parte d'Europa e America Centrale, questa pianta erbacea cresce spontanea fino a 1000 m s.l.m raggiungendo anche gli 80 cm d'altezza.
    Presenta foglie ovali, picciolate, verdi scure, ricoperte da una ruvida peluria. Le foglie più grandi misurano 10-15 cm, ma diventano più piccole sullo stelo. I fiori sono composti da cinque petali blu-viola disposti a stella.

    Nomi comuni o regionali:
    Calabria: Vurràina, Gurràina
    Liguria: Buraxa
    Sardegna: Lingoràda
    Sicilia: Urrania, nurrania, burrania

    Tartacibo
    La Borragine è una pianta buona e può essere somministrata intera. Alcuni allevatori preferiscono dare solo le foglie più tenere e non il gambo, a volte troppo spinoso. Particolarmente apprezzati sembrano essere i fiori. Come l'Ortica, le foglie di Borragine possono urticare il palato dei nostri rettili: è possibile rimediare lasciandole appassire per qualche giorno oppure lavandole sotto acqua corrente (munitevi di guanti però!).



    Fiore di Borragine


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    Borsapastore
    Capsella bursa-pastoris


    Borsapastore

    Descrizione:
    Erbacea perenne, è diffusa su tutto il territorio italiano, scarseggia nelle zone alpine.

    La radice è fittonante, il fusto eretto e raggiunge i 10 - 20 cm d'estensione. La rosetta basale è costituita da foglie picciolate, lanceolate. La lamina (lembo fogliare) può essere continua, lobata o dentata.
    Le foglie cauline (posizionate nella parte aerea dello stelo), sono lanceolate indivise, sessili e sagittate. I fiori sono bianchi e piccoli, i frutti sono a forma di cuore rovesciato e contengono diversi semi.

    Tartacibo
    Come tutte le Brassicacee va somministrata con moderazione.

    Nomi comuni o regionali:
    Cassella, Borsapastore comune, Borsacchina


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    Costolina giuncolina
    Hypochoeris radicata


    Vista d'insieme di una pianta di Costolina giuncolina

    Descrizione:
    Pianta erbacea, cresce spontanea in Italia fino a 1500 m s.l.m. Predilige i prati aridi, incolti e zone ruderali. Può arrivare fino a 90 cm d'altezza.
    Foglie basali di piccole dimensioni, simili a quelle del Tarassaco. Il fiore è giallo, le radici sono a fittone e il fusto è eretto, tuboloso e può essere semplice o ramificato nella parte alta.

    Nomi comuni o regionali:
    Conosciuta anche sotto il nome di Piattello.

    Tartacibo
    Buon tartacibo, può essere somministrato come parte integrante di una dieta variegata.


    Prato ricco di Costolina giuncolina


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    Crescione
    Lepidium Sativum


    Crescione in vaso

    Descrizione:
    Questa erbacea annua della famiglia delle Brassicacee è originaria dell'Africa settentrionale e dell'Asia centro-occidentale. Può raggiungere i 50 cm d'altezza.
    Le foglie sono alterne e oblunghe, i fiori piccoli e bianchi.

    Nomi comuni o regionali:
    E' conosciuta anche sotto il nome di Crescione Inglese, Agretto o Agrettone.

    Tartacibo
    Come tutte le Brassicacee, va offerta in quantità moderata. Le piantine più giovani sono maggiormente apprezzate, poiché presentano foglie e struttura più tenere.


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    Erba medica
    Medicago Sativa


    Erba medica

    Descrizione:
    Questa erbacea, appartenente alla famiglia delle Leguminose è originaria dell'Asia Sud-Occidentale, ma è largamente diffusa in Italia, soprattutto in Emilia Romagna, Lombardia, Marche e Veneto.
    Presenta radici a fittone lunghe fino a 5 m, foglia trifogliata con centrale picciolata e fiori viola-azzurri.

    Nomi comuni o regionali:
    Trentino Alto Adige: Erba spagna
    Emilia Romagna: Spagnèra
    Piemonte: Erba mega
    Veneto: Spagna

    Tartacibo
    Leguminacea proteica, va data con molta moderazione. Una volta essiccata può essere aggiunta in piccola quantità al fieno, per renderlo più appetibile.


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    Malva
    Malva sylvestris


    Vista d'insieme di una pianta di Malva

    Descrizione:
    Questa erbacea annuale o perenne è originaria dell'Europa e Asia temperata; la radice è a fittone e il fusto può estendersi fino ad un metro d'altezza.
    Le foglie sono di colore verde-scuro, picciolate e di varie forme (palminevie, lobate e seghettate). I fiori rosei o rosei- violacei hanno una corolla di cinque petali e presentano striature di colore più intenso.

    Nomi comuni o regionali:
    In Sardegna viene a volte chiamata narbedda.

    Tartacibo
    La Malva è un ottimo tartacibo e può essere somministrata in abbondanza. Insieme al Tarassaco e la Piantaggine può essere alla base dell'alimentazione dei nostri cheloni.


    Fiore di Malva

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    Nasturzio
    Tropaeolum majus



    Vista d'insieme di una pianta di Nasturzio

    Descrizione:
    Originario del Centro e Sud America, è stato esportato in Europa durante l'epoca delle conquiste Spagnole. Ha un comportamento decombente o rampicante, in quanto riesce ad avvolgersi parzialmente attorno a dei supporti seppur sprovvisto di uncini o viticci. Si estende fino a qualche metro d'altezza.
    I fusti sono sottili, carnosi di colore verde chiaro. Le foglie sono rotonde, peltate, cerose con margine lievemente ondulato. I fiori a cinque petali sono numerosi e spaziano nelle tonalità del giallo e del rosso.

    Nomi comuni o regionali:
    E' conosciuto anche sotto il nome di Nasturzio dei giardini.

    Tartacibo
    Possono essere date sia foglie che fiori. Questi ultimi attirano di più le nostre tartarughe per via dei loro colori sgargianti.



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    Ortica
    Urtica dioica


    Piante d'Ortica

    Descrizione:
    Pianta erbacea che predilige luoghi umidi, può arrivare fino a 2 metri d'altezza.
    Le foglie sono lanceolate con base ovale (ovate), e come il fusto, ricoperte da peli contenenti una sostanza urticante. I fiori femminili sono pendenti e verdi, mentre i maschili sono eretti.

    Nomi comuni o regionali:
    Basilicata: R'ddìca
    Calabria: Ardicàra, ardìca
    Campania: Ardica, lurdica
    Emilia Romagna: Ortiga
    Lombardia: Besìa, urtiga
    Molise: Reddìche
    Piemonte: Urtìa
    Puglia: Virdìcula
    Sardegna: Pitzulenti, pitzianti, pistiddori, pitziadori
    Sicilia: Ardiculi, lardica
    Toscana: Pungia
    Veneto: Ortiga, ontrìga, ortriga

    Tartacibo
    Si può fare rifermento alla scheda della Borragine.


    Foglia d'Ortica


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    Piantaggine
    Plantago lanceolata


    Vista d'insieme di una pianta di Piantaggine

    Descrizione:
    Molto diffusa in Italia, questa pianta erbacea cresce spontanea in parchi, campi e giardini. Può raggiungere i 40 cm d'altezza.
    Le foglie sono lunghe e lanceolate, percorse da cinque nervature parallele. Dalle foglie basali si innalza uno stelo al cui apice è posta una spiga con piccoli fiorellini bianchi.

    Nomi comuni o regionali:
    E' conosciuta anche sotto i nomi di: Begaluft, Piantaggine minore, Petacciola, Centonervi, Cinquenervi, Scontamano, Erba pitocchina, Piantana, Lingua di cane, Pio quinto e Erba di S.Antonio.

    Tartacibo
    E' un buon tartacibo, le foglie sono preferite ai gambi/fiori. Può essere somministrato in abbondanza.


    Spiga e fiori di Piantaggine


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    Piantaggine maggiore
    Plantago major


    Vista d'insieme di una pianta di Piantaggine Maggiore

    Descrizione:
    Erbacea perenne, forma una rosetta basale che può arrivare fino a 30 cm di diametro. Le foglie sono ovali con un'estremità più appuntita e possono arrivare fino a 20 cm di lunghezza. Sono presenti le tipiche nervature, da 5 a 9. I fiori sono piccoli di colore verde-marrone e sono posizionati su delle spighe lunghe dai 5 ai 15 cm.

    Nomi comuni o regionali:
    Condivide molti dei nomi comuni della Plantago lanceolata

    Tartacibo
    Si può fare riferimento alla scheda della Piantaggine


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    Tarassaco
    Taraxacum officinale


    Giardino ricco di piante di Tarassaco

    Descrizione:
    Pianta erbacea perenne, possiede una radice a fittone e si può sviluppare per diversi centimetri in altezza. Tipica del clima temperato, il Tarassaco cresce spontaneamente fino a 2000 m s.l.m su tutto il territorio italiano.
    Le foglie sono oblunghe, lanceolate e lobate con margine dentato. Il fusto è cavo e porta alla sua sommità il fiore giallo-dorato.

    Nomi comuni o regionali:
    Conosciuto anche sotto il nome di: dente di leone, soffione, taràssacco, piscialetto, pìsacàn.

    Tartacibo
    Alimento base per eccellenza, il Tarassaco può essere somministrato in abbondanza in tutte le sue parti (radici comprese). Foglie e fiori vengono apprezzati in egual misura.


    Foglia di Tarassaco


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    Cicorie e lattughe

    Dall'aspetto simile al Tarassaco, queste piante possono essere considerate altrettanto valide per l'alimentazione delle nostre tartarughe.

    Cicoria comune

    Varietà orticole: Radicchio Rosso di Treviso, Radicchio Variegato di Castelfranco, Rosa di Chioggia, Catalogna, Cicoria brindisina, Barba di Cappuccino, Biondissima di Trieste


    Cicoria

    Lattugaccio comune (Chondrilla juncea)


    Lattugaccio comune

    Boccione minore (Urospermum picroides)


    Boccione minore

    Crespigno spinoso (Sonchus Asper)


    Crespigno spinoso


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    Trifoglio rosso (Trifolium pratense)
    Trifoglio bianco (Trifolium repens)


    Prato ricco di Trifoglio

    Descrizione:
    Erbacea appartenente alla famiglia delle leguminose, è diffuso nelle regioni temperate dell'emisfero boreale e in quelle montuose dei tropici. Può arrivare ai 30 cm d'altezza.
    La foglia è divisa in tre foglioline, i fiori sono rosa-violacei (trifolium pratense) o bianchi (trifolium repens).

    Nomi comuni o regionali:
    N. d.

    Tartacibo
    Si può fare rifermento alla scheda dell'Erba medica.


    Trifoglio pratense con infiorescenza